sabato 18 aprile 2009

Panareddu, Dolce Pasquale Calatino (senza ricetta)


Dalla Sicilia, i miei sono tornati carichi carichi di... formaggi, miele di zagara, libri di cucina per me, pistacchi, e... un dolce pasquale chiamato Panareddu, preparato da una mia prozia acquisita (credo sia questo il grado di parentela che ci unisce) che se non erro non ho mai incontrato! Ciò che è certo è che prepara un Panareddu fantastico!! Grazie, zia (prozia) (dovrebbe essere la zia di mio zio acquisito.....) Lina! GutGut!!
I miei sono tornati alla base in possesso anche della preziosa ricetta, che però proviene da tutt'altro ramo della mia famiglia... I sapori e le consistenze cambiano molto di famiglia in famiglia, essendo antiche tradizioni che si tramandano da generazioni. Non è una cosa fantastica?

Proverò e posterò il Panareddu Saraniti in un altro momento, per ora mi limito a mostrarvi quello Pedilarco.


Si tratta praticamente di una sorta di enorme biscottone (il nostro Panareddu sarà stata circa 20x20 cm) a cui viene dato la forma solitamente di cestino (o di cilindro), decorato con uova bollite intere, con buccia e tutto.

Bella eh? Un'attenzione ai particolari e un'abilità nel cesellarli che ha dell'incredibile.


Adoro queste cose!

Ancora complimenti a zia Lina!
(Mi scuso per le foto pessime... fatte in tutta fretta ieri mattina alle 7, in ritardo e con una famelica famiglia affamata alle mie spalle che non vedeva l'ora di strapparmi il Panareddu dalle mani! :P)


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