giovedì 16 settembre 2010

Prova prova: Focaccia dolce con matcha e frutti di bosco






Si avvicina il World Bread Day e anch'io faccio le prove.
In questa focaccia ho messo un po' d'estate [i frutti di bosco], qualche grammo d'inverno [la coccolosità tipica della focaccia], italianità quanto basta [ribadisco, è una focaccia! :)], un pizzico d'oriente [il matcha], per finire con quel che di dolce e raffinato che gli dà lo zucchero caramellato in superficie, nonostante l'aspetto rustico di questo pane.

La ricetta è di Sandra, l'ho liberamente modificata per renderla dolce e, be', matchosa.

Mi sa che è la prima volta che la mia PIMMY 2^1/2 entra in scena su Rosmarina, eh?!! E' la mia cara e vispa bimba di circa 6 mesi e la amo tanto. A dir la verità è più papà che le sta dietro, sfornando pane delizioso ogni due giorni. Io, lo devo ammettere, sono ancora troppo irresponsabile e frivola per diventare mamma a tempo pieno ;P Ma ogni tanto la uso anch'io questa brava pastina. Come vedete le ho anche dato un nome: da Pasta Madre ho preso le iniziali e le ho fuse in Pimmy. L'appellativo 2^1/2 è dovuto a, ehm, vari tentativi falliti di pasta madre, fino a che non è arrivata LEI, la seconda e mezzo.

Vi lascio con la ricetta e un bacione: ora devo proprio reimmergermi nello studio (ah, a proposito... Quell'esame su cui volevo stendere un velo pietoso nell'ultimo post, ecco, non era così tanto da stenderci un velo pietoso, alla fine ;))))


Focaccia dolce al matcha e frutti di bosco

150 g farina 0
150 g farina 00
2 cucchiai matcha
100 g zucchero (la prossima volta farei 150)
150 g pasta madre
180 g acqua
sale
2 dita di bicchiere di olio di semi
frutti di bosco (ca. 100 g)
zucchero semolato q.b.

Scaldare l'acqua nel microonde finché diventa tiepida, scioglierci la pasta madre (e rinfrescare quella che resta). Aggiungere la farina setacciata assieme al matcha, lo zucchero e poi il sale, quando la pasta madre è sciolta. Aggiungere l'olio.
Impastare finché la pasta non è ben morbida ma non troppo umida.
Ungere con dell'olio un recipiente, metterci l'impasto, coprirlo con un canovaccio umido e una coperta e far lievitare circa 5-6 ore, o comunque fino al raddoppio.
Foderare con carta forno una teglia non troppo grande e stenderci l'impasto. Coprire sempre col canovaccio umido e la coperta e far lievitare altre 3 ore.
Porre sul fondo del forno un pentolino resistente al calore e scaldare il forno statico a 200°.
Versare i frutti di bosco sopra all'impasto della focaccia, premendo leggermente per farli infossare. Spolverare la superficie della focaccia con due cucchiai circa di zucchero semolato.
Scaldare una tazza d'acqua nel microonde finché non è bollente.
Aprire la porta del forno, versare l'acqua bollente nel pentolino, infornare la focaccia e lasciar cuocere circa 20 minuti.
Eliminare il pentolino con l'acqua (facendo ovviamente attenzione a non scottarsi) e lasciar cuocere finché la superficie non è leggermente dorata.

venerdì 10 settembre 2010

L'autunno alle porte: fichi al miele


Alla fine credo che l'autunno sia la mia stagione preferita.
Ci ho riflettuto in questi giorni, e, sì, direi che per molti versi questo periodo dell'anno non ha rivali.
Settembre e ottobre sono mesi tenui, tiepidi, generosi.
L'aria è tersa e mite, c'è quella sensazione di attesa per un inverno ricco di avvenimenti, avvinta irrimediabilmente, seppur anacronisticamente, alla nostalgia, quasi alla saudade verso un'estate che dolcemente sta morendo.
Ecco, dolcezza: la dolcezza impregna l'aria, dà anima a quel venticello gentile che spesso soffia e rinfresca l'aria, di dolcezza è intrisa la terra che regala frutti meravigliosi, commoventi, pieni di gusto e di profumo.
Tutto sembra più lento e meditabondo, si fanno i conti con quello che si è fatto (o NON si è fatto, come nel mio caso :P) negli sgargianti e scanzonati mesi estivi; precisamente, ci si raccoglie, si fanno programmi per ciò che verrà, il che spazia da fare uno schema di studio intensissimo fino a fine settembre a girare per i mercatini di Piazza delle erbe a comprare calzettoni di lana naturale non trattata per l'inverno.
Ah, le piazze del centro nelle mattine di settembre: esiste qualcosa di più semplice, di più naturale, di più perfetto? Decine di persone che chiacchierano a mezza voce e vanno dal Pedrocchi a Piazza delle erbe, che passano sotto alla galleria delle carni per arrivare a Piazza dei frutti e magari fermarsi a comprare marmellate biologiche Ai due catini d'oro, che arrivano a Piazza dei signori carichi di borsette piene di frutta coloratissima e si concedono una pausa sui gradini della Loggia della gran guardia.
Quelle mattine in cui alle 8 è freddissimo e alle 11 muori dal caldo, e per le piazze puoi trovare gente con maglioncini e giacchette (io!!!!) accanto ad altri in canottiera.
Quelle mattine in cui dopo un'esame (sui cui stendiamo un velo pietoso, grazie), vai a rilassarti con una passeggiata in centro per far sbollire il mal di testa lancinante tipico del post-prova, e ti ritrovi quasi commossa, ad occhi spalancati, ad ammirare un cestino di porcini grossi quanto una mano e ancora sporchi di terra e saturi del suo odore, che giacciono pasciuti e compiaciuti accanto ad una arancionissima raccolta di zucche vanesie, in una qualsiasi bancarella di Piazza dei frutti.
Quelle mattine in cui ti rendi conto che l'autunno ci riempie di doni meravigliosi, come appunto zucche, porcini, finferli, fichi neri, uva pizzutella, le ultime dolcissime pesche, qualche mirtillo recidivo seppur sempre più ammaccato.
Questa è poesia. Se vi sentite giù di corda, una passeggiata nel centro di Padova alle 10 di una mattina di settembre vi farà tornare il sorriso. Un sorriso mite e quasi nascosto, come è la bellezza di questa stagione.

Insomma, tutti questi frutti della terra bisogna inaugurarli, e poi ci sono gli ultimi fichi bianchi primaticci che mio papà raccoglie ogni anno da un albero qua in campagna dalle nostre parti.
Se volete celebrare l'inizio di questa stagione meravigliosa,

incidete a croce due fichi, mettete in ogni spicchio un po' di caprino fresco, versate a filo miele a vostro gusto, spezzettate qualche mandorla e unitela al tutto, sistemando i fichi in una terrina. Accendete il grill del forno a 220 gradi e fate dorare per dieci minuti, un quarto d'ora.

*EDIT* Ho pensato che questi "dolcetti" semplicissimi possono fare la loro figura anche come antipasto, perché no. Il connubio di miele e formaggio non è la ricetta della felicità per un perfetto finger food? :) Mettere un solo fico in una tazzina da caffè carina (tipo quella in questa foto dove ho messo il miele! Carina eh??!), preparandone una decina e infilando una forchettina di legno in ogni tazzina.

venerdì 3 settembre 2010

Crostatine estive: di che gusto siete?






Ricordatevi bene questo link. Imparatelo a memoria.
Perché ho idea che questo gelato lo rifarete mille volte, finché una parvenza di estate permane.

Leggerlo su Labna, sfrecciare a comprare gli ingredienti (era tra l'altro la prima volta che assaggiavo gli Oreo!) e produrre il gelato ha occupato non più di un'ora totale.

A colpirmi erano state le parole di Jasmine: "Io vorrei che foste tutti qui per assaggiarlo, il gelato agli Oreo, amici lettori. Praticamente sono commossa per quanto è buono, non so come spiegare!! [...] Adesso che sapete come fare il gelato agli Oreo… fatelo. Veramente. Vi cambierà la giornata, lo giuro. Io ne ho appena mangiata la milionesima cucchiaiata e… niente, sono sopraffatta dalla felicità, non so che altro dire!!".

Di Jasmine di certo non si può dire che sia una ragazza che parla a vanvera - ero sicura che le sue parole fossero pensate e assolutamente aderenti alla realtà.
E poi, c'è da dire, delle ricette sue e di Manuel mi fido ormai ad occhi chiusi! Devo dire che sto sviluppando una monomania preoccupante per il loro blog: faccio e rifaccio le loro ricette da vari mesi ormai, e ogni volta che ne esce una nuova la trovo sempre così originale e ben presentata che non vedo l'ora di provarla.
Non ho mai reso noto il mio assoluto entusiasmo per questi due talentuosi giovini (che ho avuto il piacere di conoscere dal vivo - simpaticissimi! - all'incontro foodblogger a Roma il marzo scorsosul mio blog perché solitamente mi limito ad applicare scrupolosamente i loro dettami e a riprodurre le ricette così come vengono presentate. E non troverei stimolante ripostare una ricetta identica alla loro (cerco di farlo il meno possibile; come vedete, cerco sempre di mettere del mio in ciò che posto).

Ma stavolta era diverso: mi vedevo in mente una crostatina quadrata al cacao (non ho gli stampi quadrati accidenti!, quindi questo aspetto è stato purtroppo accantonato) con le ganaches bianca e nera dentro - ovvero, base di biscotto + crema bianca a simulare gli Oreo. Crema fondente tanto per arricchire un po' :D

E quindi eccole. Me ne sono venute due. Ma di pasta di base ne avevo chili, così ho fatto quintali di biscotti e altre 3 crostatine combinando ciò che avevo a casa. Sono venuti fuori dei piccoli, deliziosi inni all'estate che se ne sta andando.

Variante #1: Velo di lemon curd; ganache fondente; lamponi freschi DEL MIO GIARDINO :DDDDDD

Variante #2: Crema di pistacchi del bar Turrisi a Castelmola; ganache fondente; pistacchi in granella

Variante #3: Lemon curd alla banana e zenzero, frutta fresca

Che gusto vi piace di più? Per riprendere il titolo del post: di che gusto siete? :P
O preferite, come me, prepararle tutte?
In ogni caso credo avanzerà della pasta. Quindi: biscotti, biscotti, biscotti :) Possibilmente piccolini, mi ispirano di più! A 150 gradi per circa 10-15 minuti.


Pasta frolla al cacao

250 g burro freddo
160 g zucchero a velo
2 uova+4 tuorli
450 g farina
100 g cacao
sale
1 bacca di vaniglia (i semini ottenuti aprendole a metà e raschiandole con il coltello)
150 g gocce di cioccolato

Mescolare il burro morbido con lo zucchero e le uova. Aggiungere gli ingredienti secchi, mescolare velocemente finché non si amalgamano con gli altri, avvolgere subito nella pellicola e refrigerare per mezz'ora. Stendere la pasta sottile, ritagliare dei cerchi e porre negli stampini imburrati e infarinati. Refrigerare di nuovo mezz'ora, poi cuocere coperti di carta forno e fagioli secchi a 180 gradi per 15 minuti; rimuovere carta forno e legumi e cuocere ancora per 15 minuti.



CROSTATINE OREO CON GELATO SEMPRE OREO :)

2 basi di frolla cotte
ganache al cioccolato bianco*
ganache al cioccolato fondente*

*Ganache al cioccolato bianco
60 g cioccolato bianco
poco latte
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, aggiungere un goccio di latte e mescolare sempre a bagnomaria.

*Ganache al cioccolato fondente
165 g cioccolato fondente
60 g burro
1 tuorlo
Sciogliere tutto a bagnomaria.

Versare un velo di ganache al cioccolato bianco, poi riempire tutto con ganache al cioccolato fondente.
Far freddare FUORI dal frigo un paio d'ore.
Mettere due palline di gelato sopra la crostatina e completare con un biscottino Oreo.



CROSTATINE LEMON CURD, GANACHE FONDENTE E LAMPONI
1 base di frolla cotta
1 velo di lemon curd
ganache fondente (descritta qua sopra)
lamponi

Spalmare un velo di lemon curd sul fondo della crostatina, versarci la ganache fondente e decorare con i lamponi.



CROSTATINE PISTACCHIO E FONDENTE
1 base frolla cotta
crema di pistacchio
ganache fondente
pistachci sbriciolati

Mettere un po' di crema di pistacchio; poi la ganache e variegare con una forchetta. Decorare con pistacchi sbrriciolati.



CROSTATINE LEMON CURD ALLA BANANA E ZENZERO CON FRUTTA FRESCA
1 base frolla cotta
lemon curd alla banana e zenzero*
frutta fresca

*Lemon curd alla banana e zenzero
100 g lemon curd
50 g banana
5 cucchiaini amido
12 g albume
zenzero fresco grattugiato
Frullare tutto, versare in un pentolino e scaldare a fuoco basso fino ad ebollizione e addensamento.

Versare la crema nella crostatina, decorare con la frutta fresca estiva che avete in casa.