domenica 9 maggio 2010

Auguri, mamme





Eccomi, alfine (bella parola antiquata!). Sono così contenta di essere di nuovo qui! E ho tantisssime ricette che da mesi aspettano di essere condivise.
Ma partiamo da oggi: la festa della mamma!

Allora, molti figli sbuffano al pensiero di tutte queste feste dedicate ai genitori, che giudicano, al pari di San Valentino, Halloween & Co., puramente dettate dal consumismo più bieco. Durante questi giorni, le cartolerie si sfregano le mani al pensiero di quanti biglietti di auguri venderanno, e al pari i fiorai se la ridono della grossa vendendo centinaia di mazzi inutilmente costosi.
Certo, questo aspetto è alquanto spiacevole, ma sinceramente non me la sento di condannare in toto queste feste. In primo luogo, permettono a giovani figlie pasticcere di "improvare" le loro abilità con torte complesse; e poi, insomma, che discorso è quello secondo cui "Ogni giorno bisognerebbe dedicarsi al compagno/papà/alla mamma/alle donne/..."? Insomma, ok, sta in piedi, ma... che male c'è nell'avere un giorno speciale in cui tu, mamma, ricevi piccoli segni di affetto dai figli che tanto hai faticato ad allevare evitando per quanto possibile che mangiassero insetti, infilassero le dita nelle prese o cadessero dai pattini?

Ecco, e visto che la mia mamma ha evitato almeno due degli inconvenienti sopra elencati (purtroppo per il terzo nulla ha potuto e a sette anni sono caduta come una pera sul mignolo, con conseguente ingessatura di tutto l'avambraccio - perché, poi, al pronto soccorso per un mignolo slogato mi abbiano fasciato un intero braccio impedendomi nei movimenti per almeno un mese proprio quando cadeva il primo campo scout della mia vita, questo non fu mai dato saperlo), direi che ha svolto egregiamente il suo dovere, condito anche con molto affetto e tenerezza - spesso sfocianti in un'apprensione un tantino asfissiante, ma insomma, matri sisciliana è.
Per questo dico che la mia mamma, che, oltre ad essere tale, è una battagliera sindacalista, un'abile oratrice e una femminista sfegatata (e per tutti questi motivi merita tutto il mio orgoglio), meritava decisamente una immnesa tortazza fatta con tutto l'ammmore filiale che può contenere il mio cuoricino.

Conveniamo tutti, in famiglia, che questo amore sia molto, dato che a questa torta ho lavorato all'incirca 24 ore in tutto. Compresa stanotte. Certo, ora per il sonno capisco a stento ciò che scrivo, ma non mi devo lamentare troppo. Come qualcuno di voi, ad esempio Manu e Ele, sanno, io ADORO cucinare di notte! Nessuno tra i piedi in cucina, che sogno!
Ovvio che poi vengono fuori i disastri, come ora spiegherò, ma vale la pena per pasticciare una torta speciale.

Allora, il momento dei ringraziamenti: ovviamente la mamma mia, destinataria del dono che ha già ricevuto, spolverato e apprezzato; ti voglio bene!
poi mio papà, che appena vado in panico perché mi accorgo che mi manca un ingrediente fondamentale per andare avanti corre fuori a comprarmelo (mi vizia? Un po'!! :P), e che nel caso specifico si è catapultato a comprarmi il vassoio per la torta e due tavolette di cioccolato bianco di sabato pomeriggio in mezzo alla calca;
e infine VOI, amiche mie di blog, che ho tormentato via chat di Facebook a causa della mousse di questa torta, che rischiava senza il vostro aiuto di trasformarsi in una suola da scarpe!! Jul, Fiordilatte, Manu che mi ascolta sempre e appena può risponde anche se è piena di lavoro (le ho scritto qualcosa come 3 mail in cui le descrivevo il mio progetto di torta in tutti i più minuziosi dettagli :D), Valentina (gentilissimaaaaa!), e infine Ele!
Qual era il problema? La mousse cheesecake. Essendomela inventata di sana pianta e non avendo idea della dose di gelatina necessaria, ho fatto un po' a casaccio (sono una frana. Spannometria in pasticceria maiiii vero Ele??); ho chiesto poi consiglio a Valentina, che giustamente mi ha detto di aumentare UN PO' le dosi. Io le ho raddoppiate.
Impanicata, ho cominciato a scrivere a Jul, Fiordilatte e Ele per ricevere consiglio.
Giada povera doveva uscire, ma si è prodigata comunque in utili consigli (GRAZIE). E Jul, ri-povera, era in cucina a cucinare a sua volta e non poteva vedere i miei sos!! :)) (Una volta che l'incubo è finito, la mascotte - che sarei poi io - l'ha informata dettagliatamente dei fatti).
Ele infine mi è subito venuta in soccorso, innanzitutto con una bella ramanzina che potremmo riassumere nelle leggendarie parole: "TROPPA, TROPPISSIMA GELATINA!!!!" :D L'unico modo per contrastare l'azione "suoleggiante" dei chili di gelatina è, mi suggerisce Ele, aggiungere mezzo litro (al posto dei 125 ml che prevedevo io) di panna montata.
Sembra la formula di una magia... E infatti, come per una dElicious magia, la mousse è stata salvata!!
Grazie ragazze, è fantastico questo lavoro di gruppo. E' bellissimo sapere che posso contare sul vostro aiuto e sul vostro supporto a centinaia di chilometri di distanza! (Questo mi ricorda il mio amico Toni che, a Nantes in erasmus, l'altra notte si è letto e mi ha corretto in tempo reale - via chat - la tesina di letteratura di inglese...... GRAZIE TONINO!!!) Quando ho iniziato questo blog speravo di stringere delle amicizie, ma non pensavo che sarebbero state COSI' belle, davvero. Thank you!

Allora, come vedete la torta è un mattonazzo... Cioè, non è uno scherzo: base di pound cake con panna acida (ve lo giuro, squisita!! Provatela, anche da sola, merita davvero!); mousse al philadelphia; copertura n° 1 di panna + cioccolato fondente; copertura n° 2 di swiss meringue buttercream; banda di cioccolato fondente a racchiudere il tutto.
Tuttavia non è da morirci appena se ne addenta un pezzetto; non dà quest'impressione di pesantezza. Saranno le fragole fresche e acidule? Sarà il caffè amarognolo che si lega armoniosamente al cacao, al cioccolato fondente e a quello al latte? Mah; fatto sta che sono davvero soddisfatta dell'equilibrio che si è creato, come scrivevo a Manu.
L'unico appunto che faccio a me stessa: la swiss meringue buttercream. Era la prima volta che la facevo e chissà che mi aspettavo, una crema vellutata e leggera come una nuvola! Ovviamente invece è una crema al burro, e l'ho trovata fuori luogo sopra una torta già molto piena di per sé. La prossima volta la proverò sopra ai cupcakes; ma se rifaccio questa torta, opto di sicuro per una copertura di sola panna montata + cioccolato fondente (avete mai provato?? Io no, anzi, non sapevo nemmeno se avrebbe funzionato, ma mi ha conquistata! Fantastica!).

Credo di aver detto tutto (finalmente!!): cominciamo!



Pound sour cream cake con caffè e cacao

220 g farina 00
30-40 g cacao amaro
3 uova
230 g zucchero
180 g burro
200 ml panna acida + 80 ml caffè
2 tappi Baileys
1 cucchiaino caffè solubile
1 pizzico sale
1 bustina lievito (16 g)

Tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente (anche le uova e il burro, che dev'essere morbido).
Mescolare a mano uova e zucchero finché amalgamati. Setacciare farina, cacao, caffè solubile, sale e lievito in una ciotola. Mescolare in una tazza la panna acida con il caffè liquido.
Versare un terzo di ingredienti secchi sul composto delle uova, poi metà della panna acida, poi un terzo di ingredienti secchi, l'ultima metà di panna acida e infine i restanti ingredienti secchi.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro e infornare in forno caldo a 190° per circa 40 minuti (fare prova stecchino).
Far freddare 10 minuti in forno spento, sfornare, sformare e far freddare su una gratella la torta. Quando è ben fredda, tagliarla a metà con un coltello seghettato.



Bagna caffè e Baileys

A occhio:
1 caffettiera grande di caffè
pari quantitativo di zucchero
1 cucchiaio di Baileys
fragole a piacere
cioccolato al latte a piacere

Scaldare sul fuoco in un pentolino e far bollire per mezzo minuto.
Mettere il sotto della torta sul vassoio sulla quale la servirete; spennellarla di bagna finché è perfettamente imbevuta (forse occorrerà rifare la bagna).
Tagliare qualche rondella di fragola e piazzarla sopra la base della torta. Grattugiare del cioccolato al latte sopra.



Mousse cheesecake al caffè e cioccolato al latte

600 g philadelphia
500 ml panna fresca dam ontare
180 g zucchero a velo meno un cucchiaio
21,6 (troppa, troppissima gelatina!!!!!) g gelatina
2 caffè
1 tappo Baileys
70 g cioccolato al latte
4 cucchiai cacao amaro
1 tazzina d'acqua
2 cucchiaini essenza vaniglia naturale
fragole a piacere
cioccolato al latte da grattugiare + altre fragole

Immergere nell'acqua fredda la gelatina.
Mescolare tutti gli altri ingredienti meno la panna in una pentola capiente. Scaldare su fuoco medio, quando è caldo incorporare la gelatina ammorbidita e strizzata e mescolare finché non si scioglie.
Far freddare; montare la panna montata e unirla al composto.
Unire le fragole spezzettate.
Prendere un anello da pasticceria apribile e piazzarlo attorno alla base della torta, rivestito, all'interno, di una striscia di acetato alta e lunga quanto l'anello. Versare la mousse per 3-4 cm. circa.
Piazzare come prima altre rondelle di fragole sopra la mousse. Grattugiare cioccolato al latte a piacere.
Spennellare con la bagna la parte superiore della torta e cautamente rovesciarla sopra la mousse.
Mettere a freddare il tutto in frigo per 3 ore.



Banda cioccolato fondente

150 g cioccolato fondente

Tagliare una lunga striscia di acetato, alta 2 cm. in più della torta e lunga quanto è lunga la torta.
Poggiarla sopra vari scottex per non sporcare.
Sciogliere il cioccolato al microonde e con una spatola spalmarlo caldo sulla striscia di acetato. Far freddare finché toccandolo resta un'impronta sul cioccolato. Quindi staccarlo dagli scottex e adagiarlo attorno alla torta (avendo prima tolto l'acetato attorno alla mousse).
Far freddare completamente in frigo prima di togliere l'acetato della banda di cioccolato (la mia è rovinata perché non ho aspettato abbastanza).


Copertura panna + cioccolato fondente

250 ml panna fresca da montare
1 cucchiaio zucchero a velo
100 g cioccolata fondente
fragole a piacere

Far sciogliere al microonde la cioccolata e far freddare bene (fuori dal frigo ovviamente!).
Montare la panna assieme allo zucchero. Unire la cioccolata poco alla volta continuando a montare.
Unire i pezzetti di fragole.
Versare sopra la torta distibuendola bene.




Swiss meringue buttercream al caffè e cioccolato al latte (ricetta base da qui)
(secondo me sostiuibile con una seconda dose di copertura panna + cioccolato fondente)

2 albumi
80 g zucchero
140 g burro (ma anche 100-120!)
113 g cioccolato al latte
1/2 tazzina caffè

Assicurarsi che il burro sia morbido e gli albumi a temperatura ambiente. Sciogliere al microonde il cioccolato al latte e far freddare bene fuori dal frigo.
A bagnomaria e a fuoco medio scaldare mesconado con una frusta a mano gli albumi con lo zucchero, finché sono caldini e lo zucchero è sciolto.
Trasferire in composto in una ciotola a bordi alti e montarla con la frusta elettrica finché non è ben montata e meringosa (rovesciando la ciotola non deve muoversi).
Aggiungere il burro un cucchiaio per volta continuando a montare, unire poi il cioccolato un cucchiaio alla volta e infine il caffè.
Versare sulla torta e con una forchetta creare delle ondine.



Decorazione finale

cioccolato fondente
cioccolato bianco
fragole
un po' di caffè
cacao amaro

Sciogliere nel microonde un po' di cioccolato fondente in un bicchiere e un po' di cioccolato bianco mescolato con un goccio (pochissimo) di caffè in un secondo bicchiere.
Lavare e togliere il picciolo a una decina di fragole e immergerne 5 nel bicchiere di cioccolato fondente, 5 nell'altro (che sarà color caffè).
Distribuirle sulla torta.
Cioccolato fondente e bianco restante a temperatura ambiente. Con un coltellino affilato tagliare dei riccioli da piazzare in mezzo alla torta.
Spolverare di cacao amaro.

Far freddare la torta in frigo per una notte prima di gustare.