sabato 20 giugno 2009

Crostatine "Stresa" con Mousse al Cioccolato bianco e Arance candite

In un bar, in Sicilia, ho trovato gli Agrumi Canditi. Essi appartengono alla categoria di cose che, prima che iniziassi a cucinare, ritenevo fosse d'obbligo mi facessero un po' schifo.
Invece, stavolta, quando ho visto quelle belle scorzette, ho pensato: "Uaaauu!", e ne ho comprati 4 etti.

L'impasto era quello che avanzava dalla "base Stresa"; la crema, l'avanzo della mousse bianca al latticello, alla quale ho semplicemente aggiunto 5 gr. di gelatina.

The way to do it
Cuocere la base Stresa in bianco come indicato qui; una volta fredda, aggiungere la crema e infine le fette di arancia candite.

giovedì 18 giugno 2009

Gelato light: yogurt, caramello e caffè

Eeeecco qua qualcosa di estivo... Gradite, rispetto al Brownie-termocopertacioccolatosa? ;)
Questo gelato nasce dal desiderio di consumare delle cose che in frigorifero iniziavano a rompere: un barattolo di yogurt, un dito di caramello al cioccolato e rose, una tazzina da caffè.
E ricicliamo, no!
(Caramello a parte, questo gelato è molto light. Se proprio un po' di sani grassi non vi piacciono :P potete ometterlo tranquillamente. In ogni caso, caramello e caffè, come Genny insegna, insieme sono semplicemente meravigliosi.)
Ingredienti
500 g yogurt (il mio era pure light! :)
zucchero di canna a piacere (direi 3 cucchiai)
circa 3 cucchiai di caramello
1 tazzina di caffè

Ammorbidire il caramello scaldandolo nel microonde per 30 secondi.
Mescolarlo, assieme agli altri ingredienti, allo yogurt; versare la crema nella gelatiera e far agire per una decina di minuti.

mercoledì 17 giugno 2009

Donna Hay's Brownie


Classicissimo dolciazzo americano: puramente uova, burro e cioccolata.
La ricetta è di Donna Hay.
Era irresistibile... Unico appunto, una mia compagna che si è fatta delle vacanze studio in Inghilterra mi ha detto che "non sapeva" di Brownie. Mi ha promesso che mi porterà la ricetta che le aveva dato la famiglia ospitante. Evaiiiiiiii!!

Intanto ci accontentiamo del brownie farlocco, no? :)

Per un brownie rettangolare di circa 20x30 cm.
300 g cioccolato fondente
375 g burro (di questi, ho usato 60 g di burro fatto in casa :)
525 g zucchero di canna (diminuite diminuite: io ne ho messo molto di meno! Questi anglosassoni abundano sempre)
6 uova
60 g cacao
255 g farina 00
0,375 cucchiaini di lievito (si vede che ho rifatto le proporzioni in base allo stampo che avevo?... :) Insomma, un po' meno di un cucchiaino!)

Fondere cioccolato e burro a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia.
Mescolare uova e zucchero in un recipiente; setacciarvi sopra il cacao, la farina e il lievito (eeee un pizzico di sale, perché no? ;)
Unire il composto ciocco-burroso mescolando energicamente (sisi, diventa una specie di calce viscosissima. Se udsate una spatola di gomma, attenti a non spaccarla-esperienze di vita vissuta).
Imburrare e infarinare la teglia; versarvi alla bell'e meglio il composto (già detto, soliderrimo). Livellarlo à la come viene e infornare a 160° per 50 minuti o finché non rassoda, dice Donna Hay.

domenica 14 giugno 2009

Doppia Mousse al Cioccolato e Sale (aka Finto Cappuccino :)


Ma quanto buono è il cioccolato col sale?? Sono gusti che si sposano pazzescamente bene. Fino a poco tempo fa questi "connubi" mi sembravano solo estrose trovate, ma ora adoro questi abbinamenti particolari.
Questa mousse festeggiava il mi primo voto (anche se, c'è bisogno di dirlo?, i miei votati hanno stra-perso :) e la fine della scuola, pochi giorni dopo.
E' dedicata a mio fratello, che mi chiedeva da mesi una mousse al cioccolato.
Il nome Finto Cappuccino riguarda solo il colore... Non c'è caffè! Anche se, come mi fa notare Konstantina, magari ci starebbe... :9
Poi mi ha ricordato il cappuccino per le diverse consistenze delle due mousse. Mentre in un cappuccino la schiuma bianca copre la cremosità del latte e caffè, nel mio bicchierino il primo strato nutelloso contrasta con la leggerezza e la consistenza soffice della mousse nera.
La mousse (o meglio, crema) al cioccolato bianco era un po' pesante, ne ho messa troppa in ogni bicchierino. Ne metterei la metà! Vi do le dosi "aggiustate".
Ah, la mousse al cioccolato fondente è decisamente light... No panna, no zucchero! Né gelatina. Certo, c'è il cioccolato... Eccome se c'è! :)
Per due bicchierini

Mousse al cioccolato fondente
100 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di latte
1 albume montato
1 pizzico di sale

Sciogliere il cioccolato con il latte a bagnomaria. Far raffreddare un paio di minuti; aggiungere l'albume montato.
Versare il composto nei due bicchierini e cospargere con un po' di sale.
Chiudere i bicchierini con della pellicola e mettere in freezer. Nel frattempo, preparare la

Mousse (o meglio, crema nutellosa) al cioccolato bianco e latticello
Volevo fare questa mousse con la panna montata, ma, come già spiegato, qualcosa è andato storto :) E crema al latticello sia!
50 g cioccolato bianco
10 g latticello (che si possa sostituire con del latte? Lo sospetto fortemente!)
45 g latte condensato
1/4 di albume montato

Queste dosi sono così lillipuziane perché io ho fatto la crema con un albume e le dovute proporzioni, e me ne è avanzata una quantità immane.
Sciogliere la cioccolata con il latticello a bagnomaria. Togliere dal fuoco e aggiungere il latte condensato. Aggiungere l'albume montato.
Togliere i bicchierini dal freezer e aggiungere la crema bianca.
Servireee! :)

mercoledì 10 giugno 2009

Homemade Butter & Buttermilk + il mio Primo Premio

Volevo fare una mousse alla panna.
Come è facile intuire, a tale scopo è utile montare la suddetta panna.
Così ho preso la panna fresca dal frigo (i miei 100 ml avanzati dal Clafoutis), ho preso la planetaria e ho cominciato, per l'appunto, a montare la panna.
Di solito la monto sempre a velocità massima per metterci meno tempo, ma non so dove avevo letto che bisogna iniziare con una velocità bassa per avere una panna eccellente.
E velocità bassa sia.

Mentre la panna montava, mi sono preoccupata di altre quisquilie legate alla preparazione della mousse. L'ho ignorata per qualche minuto, certa che la bassa velocità avrebbe fatto sì che la montatura richiedesse più tempo del normale.
Dopo che il cioccolato si è ben sciolto sul fornello, mi giro per riporre il cioccolato che mi è avanzato in frigo.
Nel voltarmi, il mio sguardo sorvola il tavolo, su cui la planetaria lavora a pieno regime.

Orrore. La mia panna si è trasformata in un mucchietto di grumi solidi che galleggia in una sostanza lattiginosa.

Il primo pensiero: E' scaduta!

Poi: No, non fa così la panna scaduta. Non so esattamente cosa faccia, ma che si separino dei grumoli da un liquido lattescente, no, non suona da panna scaduta.

Illuminazione: Ommmarìa ho fatto il burro!

Avevo letto questo procedimento mesi e mesi fa da Stelladisale, appunto. Mi era sembrata una di quelle cose che leggi con un mezzo sorrisetto, bisbigliando "Maddài, il burro fatto in casa", magari ripromettendosi ipocritamente di farlo, forse, un giorno. Sapendo benissimo che non se ne avrà mai la voglia.

E invece, (s)fortuna ha voluto che, per un errore scemotto, mi ritrovassi con 60 g di burro e 40 g di latticello.
Forte, sì, fortissimo, ma il fatto è che a me non serviva del burro (ne avevo 500 g in frigo), né tantomento del latticello. A me serviva della panna montata, accidenti.

Poco male: la mousse non fu mousse ma crema al cioccolato e latticello (ma questa è un'altra storia, e verrà raccontata un'altra volta :).
Il burro contribuì il giorno dopo alla genesi di un brownie cioccolatosissimo (un'altra storia che verrà raccontata un'altra volta).
Tirando le somme, sbagliando s'impara. Ad esempio, che per fare il burro in casa si impiegano circa sette minuti.

Per il procedimento, peraltro semplice in modo imbarazzante:
panna fresca quanta ne volete

Mettere la panna a montare nella planetaria e lasciare che si diverta finché la massa solida del burro non si separa dal latticello.
Filtrare con una garza il burro per una mezz'ora a temperatura ambiente, poi chiuderlo in un contenitore e conservarlo in frigo.

Mi viene in mente che in questo modo si potrebbe fare ad esempio il burro salato (verrebbero fuori dei fantastici sablées).
Il latticello viene usato soprattutto nella pasticceria anglosassone; dovrebbero venirci degli ottimi muffin.

Io ho usato 100 ml di panna, = 60 g burro + 40 g latticello.


Ed ecco il premio... Grazie, Konstantina!

Devo dire 7 cose che intendo fare nel futuro.

  1. Diplomarmi :P
  2. Fare una bella vacanza "da estate della maturità": all'estero con le mie amiche e poi, evvistoccheccisiamo, pure una bella vacanza col mio amore! Me & Mattia!
  3. Decidere se iscrivermi ad antropologia o a cos'altro...
  4. Frequentare un corso di pasticceria per migliorarmi un attimino
  5. Riprendere a scrivere... Mi manca molto
  6. Bruciare i libri di grecoooo!! No scherzo... Trovare la voglia di fare del movimento
  7. Fare un erasmus appena possibile (magari a Parigi, perché no! :P) o comunque uscire dall'Italia per un periodo
Devo passare questo premio ad altri 5 foodblog! Rullo di tamburi.......

Siete bravissime, spesso vengo a fare un giro per i vostri blog e c'è sempre una ricetta che mi delizia.
Vorrei consegnare questo premio a mooolti altri blogger che seguo e ammiro...
Al prossimo premio direi!! Ahahah :)

domenica 7 giugno 2009

Clafoutis aux Cerises

L'altro giorno i miei erano tornati da una passeggiata a Galzignano Terme con 1 kg di ciliegie dei Colli Euganei. Per entrare più nel dettaglio, penso fossero della varietà Duroni!
Sono meraviglioseeee!! Enormi, nere, con una polpa rossissima, dolci e gustose come non ne mangiavo da anni!

Abbiamo i Colli dietro casa (letteralmente!), e andiamo sempre a comprare quelle cosine scialbe e bruttine del supermercato... Baaaah!!
Scusate la mia eccessiva passione, dovreste assaggiare queste meravigliose ciliegie di Galzignano per capire :)

E insomma con queste ciliegione smisurate dovevo assolutamente farci qualcosa, vista anche la quantità ingente di ciliegie del supermercato che già stazionava in frigo!
Così appena mi è stato possibile ho salvato le Duroni superstiti della nostra golosità e ho fatto questo clafoutis.

Sarà stata la vaniglia, sarà stata la ricetta, sarà stato che ho lasciato i noccioli alle ciliegie (è vero che non denocciolando le ciliegie queste rilasciano un aroma delizioso!!), ma questo dolce era davvero magnifico. E' stato sbranato nell'arco di circa otto ore, da circa 4 persone e mezzo (la sara Mattia è passato da queste parti).

Ho seguito questa ricetta, e scoperto così un altro bellissimo blog francese!
Non perché la ricetta dell'altra volta (di Tuki) non fosse buona, ma perché quella de La Tartine Gourmande, che è senza farina di mandorle, dovrebbe essere più vicina al clafoutis originale.

Per un clafoutis di circa 26 cm di diametro
600 g ciliegie Duroni (io ne avevo solo 400, per questo non "affiorano"! ^_^)
2 uova intere
1 tuorlo
100 g zucchero di canna
30 g farina
30 g maizena o fecola
200 ml latte
1 baccello di vaniglia
100 ml panna

Per la "decorazione"
zucchero di canna q.b. (La Tartine Gourmande parlava invece di "polvere di biscotti rosa"... Penso che i "biscotti rosa" siano i Biscuits Roses de Reims. Ne ho sentito parlare ma in Italia non ne ho mai visti.)
pistacchi di Bronte sminuzzati grossolanamente una manciata

Montare le uova con il tuorlo e lo zucchero per 5 minuti (finché il composto non "scrive"). Aggiungere i semi di vaniglia. Sciogliere la maizena nel latte. Aggiungere alle uova il latte con la maizena, la farina (setacciandola) e la panna. Mescolare cautamente finché il composto non è perfettamente omogeneo. Imburrare e infarinare una teglia di vetro o ceramica di circa 26 cm di diametro e disporvi soprale ciliegie lavate e NON denocciolate (fidatevi, vine tutta un'altra cosa!). Versare la crema sopra alle ciliegie. Infarinare a 180 gradi per circa tre quarti d'ora. Non deve essere gonfio... Deve prima gonfiarsi e poi "affossare". La superficie sarà color caramello. Una volta sfornata, cospargere di zucchero di canna e pistacchi sminuzzati. Si mangia dalla teglia, non provate a sformarla... Sarà di una consistenza fantastica! Io l'ho conservata in frigo, ma non so se questa mossa sia "tradizionale" ^_^.


Con questa torta partecipo alla raccolta di Rossadisera. Ecco qua! :)

giovedì 4 giugno 2009

Tartellette Rosa, Caramello e Cioccolato

E torniamo a bomba sull'ipercalorico!
Queste le ho fatte la settimana scorsa, erano buonerrime come si palesano sì, ma abbastanza pesantuzze...
A parte questo per me insignificante dettaglio, credo siano il dolce più buono che abbia mai preparato!
In più, questa pasta frolla è da estasiii!! In pratica è l'impasto delle Margherite di Stresa, steso però come base per crostatine.
Ma (come dice la prof di storia & filosofia più forte di Padova XD) Ciancio alle Bande!

Per la base "di Stresa" (riporto pari pari la ricetta di Pinella, solo diminuita di un uovo nelle proporzioni) (ah io ho fatto 6 crostatine, ma con queste dosi vi avanzerà un po' di "base Stresa". Congelatela, così avrete dell'impasto per biscotti già pronto! :) )
187,5 g burro (e facciamo le cose per bene!! ^_^)
90 g zucchero semolato fine (lei dice a velo, non l'avevo e poi è indubbiamente più buono uno zucchero consistente e di carattere, no? :)
3 tuorli
150 g fecola (o maizena)
150 g farina 00
mezza (o 1, come volete) bacca di vaniglia

Questo procedimento non è quello usato da Pinella per le sue Margherite, ma quello (riadattato in funzione delle uova cotte, certo... Ma comunque siamo là :) ) illustrato da Fanny per fare la frolla, che ho usato anche qui.

Bollire per dieci minuti le uova. Raffreddarle sotto l'acqua fredda a lungo (brucianoooo <:( ), spellarle e tenere solo i tuorli (con gli albumi cotti, se non avete un fratello vorace che passando dalla cucina alle 5 del pomeriggio se li ingolla belli sani-interi-, magari fateci una insalata, insieme a lattuga e tonno...). Frullarli molto bene.

Montare il burro (a temperatura ambiente) a crema assieme allo zucchero e ai semi della bacca di vaniglia ben scorticata. Aggiungere l'uovo e un pizzico di sale.
Togliere la ciotola dalla planetaria e aggiungere la farina e la maizena setacciandole; amalgamatele velocemente con una spatola solo finché non vengono assorbite.

Trasferire la pasta sul tavolo e (senza aggiungere farina eh) lavorare velocemente fino a formare un impasto decentemente omogeneo. Ricoprire lo stesso di pellicola e raffreddare in frigo per un'oretta.
Dopodiché stendere l'impasto con l'aiuto di un matterello (mattarello? Dubbio orribile...), mettendo la pasta tra due fogli di carta forno e stendendola allo spessore di 3-4 mm. Ritagliare dei dischetti dal diametro di circa 3-4 cm. maggiore rispetto a quello dei vostri stampini per crostatine (imburrati e infarinati).

Mettere ciascun dischetto di frolla nelle formine e raffreddare di nuovo in frigo per dieci minuti (fa caldo in questo periodo, rischia di squagliarsi tutto).
Ora posizionare sopra ogni crostatina un foglietto di carta forno e riempire ogni stampino di legumi secchi o riso (altrimenti, durante la cottura in bianco si formeranno delle bolle sul fondo delle vostre amate crostatine... il che non ci piace).

Infornare a 180 gradi per un tempo che varia dai 17 ai 25 minuti (parola di Fanny), poi togliere i legumi secchi e la carta forno e proseguire la cottura in bianco per 3-5 minuti, finché le crostatine non sono cotte e leggermente dorate.
Togliere dagli stampini e porre su una gratella a raffreddare.

Per il disco di cioccolato al latte
150 g cioccolato al latte.

Scioglietelo in un pentolino a bagnomaria, poi (quando le crostatine sono ben fredde) spennellarlo sulla base di frolla. Lasciar freddare.

Per il primo strato (la marmellata)
ho usato questa qui (marmellata di mele, rose gialle e caprifoglio), che palesemente essendo piena di fiori stava benissimo con la mou (che adesso arriva, ma tanto l'avete già vista), ma anche una marmellata di gelsi che mio padre aveva appena fatto. Sospetto che con questi gusti stia bene qualsiasi marmellata. Anche una ai frutti rossi, sisi.

Avrò usato circa mezzo barattolo piccolo (150 g? Dico una cavolata?), con cui ho riempito per metà altezza 6 crostatine più una micro crostatina (ho degli stampini piccoli piccoli troppo carini!).

Per l'ultimo strato (la mou al cioccolato e rose)
(l'ispirazione, come già postato, viene da Eryn e dalla sua crema mou al cioccolato.)
100 ml panna intera
110 g zucchero di canna
1 cucchiaio acqua di rose
10 g burro
15 g cioccolato fondente
1 cucchiaio acqua di rose

Fare un caramello sciogliendo bene lo zucchero assieme ad 1 cucchiaio di acqua di rose (senza mescolare finché lo zucchero non è abbastanza sciolto).
Far bollire la panna ed aggiungerla, a filo e a fuoco spento, al caramello, mescolando bene.
Rimettere la crema sul fuoco e mescolare finché non ispessisce (3 minuti).
Togliere dal fuoco ed aggiungere il burro, il cioccolato e l'acqua di rose. Mescolare bene.

Lasciar freddare a temperatura ambiente per una ventina di minuti prima di versarla sulle crostatine, fino a riempirle.

Se, come me, non trovate dalle vostre parti l'acqua di rose, ecco (ri-ecco)
L'acqua di Ros... Marina
3 rose molto profumate
acqua q.b.

Mettere i petali lavati e tamponati a macerare in un piatto con 4-5 cucchiai circa d'acqua, per una notte, coprendo il piatto con un peso.

L'indomani, bollire la poltiglia per un paio di minuti (in un pentolino superpiccolo e a fuoco superbasso, se no evapora tutto... Puff!). Filtrarla. Passare col passaverdure i petali e unire il liquido ottenuto a quello filtrato.
Ecco!

Ed ora...
I petali di rosa cristallizzati (anche questi vanno fatti un giorno prima)
(Grazie, Sara!)
mi pare di avere usato 3 (4?) (...2?) rose piccoline (che piccoline lo sono di per sé, non i boccioli insomma) (comunque erano... vediamo... Una trentina di petali! 36?... Queste tortine le ho fatte troppo tempo fa!!)
albume q.b.
zucchero semolato q.b.

Sfogliare i petali, lavarli e tamponarli con delicatezza in un canovaccio. Devono essere asciutti.
Spennellare ciascun petalo con l'albume leggermente sbattuto (che non deve risultare vischioso).
Dopo aver fatto questa operazione con tutti i petali, immergerli nello zucchero semolato e disporli su di un piatto capiente ad asciugare per 24 ore. Be' basterà una notte, no problema.

Su FrancescaV ho letto che sono pronti anche dopo due ore... Cioè ok, vanno bene dopo 2 ore, ma perché siano perfetti e di una consistenza fantasticosamente sbriciolosa, che abbinata alle creme calza a pennello, bisogna aspettare di più.


Buoneee! ^_^

lunedì 1 giugno 2009

Bolo Tropical! Rum, menta, lime e cocco

Questa torta è deliziosa! Estate e Sud America puri!! Ve la consiglio se non ne potete più della routine e non vedete l'ora di fiondarvi in vacanza (se??! :D)
Allora, come già detto, io ho avuto certe idee per degli abbinamenti dolciferi. Tempo fa, ad esempio, ho avuto questa illuminazine: lime, menta, cocco e rum. Lime, menta e rum (con lo zucchero di canna) sono gli ingredienti del mojito, chissà che buoniii in un dolce. Poi il cocco ci deve stare da dio. Ah sì, un bel dolce estivo e fresco, molto tropico!
Così ingenuamente pensavo, tutta fiera di me.
Poi faccio un giro da lei.
"Le Gateau Biscuité Ti-Punch: rum, lime e sciroppo di zucchero di canna".
Basita. A parte il cocco e la menta, è il dolce che avevo gelosamente ideato per tutto il giorno!
Persino gli ingredienti nel dettaglio! Niente burro ma olio vegetale, panna per dare morbidezza, uova montate.......
Ok. Dopo qualche attimo in cui resto interdetta, mi arrendo e mi inchino alla maestra virtuale: non mi sforzo nemmeno di inventare io le dosi, il destino è evidentemente avverso.
Prendo quindi sottobraccio il mio computer portatile, e saltellando ci trasferiamo in cucina, dove seguiamo la ricetta di Eryn (circa). Ho semplicemente sostituito lo sciroppo di zucchero con zucchero mascobado, il lievito chimico col cremor tartaro, aggiunto cocco e menta (dimenticandomi come sempre che alla mia amica Sarotta fa schifo il cocco :P) e modificato un po' le dosi.
Con la ciambella conseguente mi sono presentata ieri dalla Saretta, dove si è consumata in allegria la grigliata di classe. Bon... Buona!
(ps. Divertentissima la grigliata... O voi compagni che mi leggete, grazie per la serata/nottata/mattinata! ^_^)

Per la torta lime, cocco e rum
3 uova
170 ml panna
il succo di 1 lime e mezzo (e le scorze grattuggiate se non sono trattati)
110 g zucchero di canna mascobado
60 g zucchero semolato
200 g farina
40 g maizena o frumina
60 g farina di cocco
120 g olio vegetale
80 g Rum des Antilles
1 bustina di cremor tartaro (mamma quanto casino per trovarlo i mesi scorsi..... Invece era semplicemente all'ipermercato)
1 cucchiaino bicarbonato
1 pizzico di sale

Montare con la planetaria le uova con lo zucchero per almeno 5 minuti (devono essere montatissime), poi aggiungere l'olio, la panna, il rum e il succo di lime (con le zeste). Setacciare la farina col cremor tartaro, la miazena, il bicarbonato e il pizzico di sale.
Versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato (io ho usato uno per ciambelle, Eryn uno per torte di 22 cm, ma potete fare anche muffin o cake o chessò io) e infornare a (175 dice Eryn, ma arrotondiamo a) 180 gradi per circa tre quarti d'ora (prova stecchino).

Per lo sciroppo di zucchero di canna al lime, rum e menta
50 g zucchero di canna (Eryn usa 50 g di sciroppo di zucchero)
il succo di 1 lime e mezzo
(10 dice Eryn :P) 20 o più g Rum des Antilles
3 rametti di menta

Sciogliere sul fuoco dolce lo zucchero con gli altri ingredienti e lasciar bollire per 2-3 minuti.
Lasciare in infusione la menta per un altro paio di minuti, poi filtrare lo sciroppo e versarlo a cucchiaiate sulla torta ancora calda.
Laciar freddare e gustare :9
Buona merenda!