mercoledì 20 maggio 2009

Le mie Paste di Mandorla: Fiori d'Arancio e Lavanda

Quando ho fatto quei biscotti mi sono ritrovata tra le mani l'albume avanzato, già usicchiato per incollare ai sablés i fiori di lavanda.
Qualche fiorellino c'era rimasto dentro :P e l'albume, dopo una notte in frigo, era diventato molto profumato. Ho pensato che sarebbe stato un malvagio spreco buttare il profumato insieme.
Le paste di mandorla sono la soluzione più semplice e al contempo più deliziosa che conosco per utilizzare gli albumi avanzati. Ed ecco questi biscottini, preparati in mezz'ora... Cottura compresa!

>Momento Flashback<
Per me è strano mangiare paste di mandorla qui in Veneto, anche se a sfornarle sono io in persona. Per me le paste di mandorla, come i cannoli, le granite al cioccolato con panna e brioche, i panzerotti... sono tutti parte della Sicilia, e della Sicilia soltanto.
Quando addento un cannolo alla ricotta i miei occhi vedono giallo, vedono il colore profondamente biondo della Sicilia di metà luglio, quando tutto è secco e intensamente asciutto.
Quando sento l'odore dolce dello zucchero a velo che ricopre le paste di mandorla unendosi al loro profumo un po' asprigno, sento il caldo sulla pelle, sento le cicale che cantano forte al Poggio 'Mpisu, sento quel senso di noia e gioia al tempo stesso, che mi accompagnava da piccola durante le vacanze a Vizzini. Questo sono per me i dolci della Sicilia interna.
Sono un modo diretto e sanguigno per entrare in contatto con la mia "sicilianità", che è abbastanza sopita in una ragazza con forte accento veneto e solo il colore olivastro della pelle a testimoniare della mia origine.
Sono orgogliosa di queste origini, di appartenere con i miei geni ad un popolo generoso e forte, che vive con intensità e passione, sostenuto da migliaia di donne di ogni età dotate di potenza e carisma... Formato da persone che ti fermano con un sorriso per strada per dirti che gli piace la tua maglietta, come mi è successo pochi giorni fa :).
Last but not least, formato da gente che di tutte le sue dolorose occupazioni straniere ha preso anche quanto c'era di positivo... Ad esempio, i dolci alle mandorle. :)

-Questa ricetta la dedico a una mia amica sicilianissima, una simpaticissima ragazza di Palagonia che da grande farà la primaria :P Uè ciao Luana!! Spero che ora sia tutto okkk e che ai tuoi bimbi questa ricetta piaccia... Anche se probabilmente hai uno stuolo di parenti che le sanno fare molto mglio di me! :P-

Per una dozzina di paste di mandorla
1 albume
80 g zucchero semolato, o un po' di più, a piacere... comunque tutta la ricetta è molto "a occhio"
150 g farina di mandorle
1 cucchiaio acqua di fior d'arancio
2 pizzichi di fiori di lavanda secchi
zucchero a velo q.b.
(se vedete le mie paste un po' tendenti al verde, è perché mi avanzava da tempo immemore della farina di pistacchio e già che c'ero ho aggiunto pure quella...)

Impastare tutti gli ingredienti fino a formare una pasta morbida e ancora un po' appiccicosa (poco eh!! Non deve incollarsi irrimediabilmente alle dita).
Formare delle palline della forma desiderata, passarle nello zucchero a velo e disporle sulla teglia coperta di carta forno (non so come ho fatto, ma io ho dimenticato di metterla... :P), schiacciandole un po' con l'indice. Tenete conto che in cottura gonfieranno.
Infornare a 180 gradi per circa un quarto d'ora. Devono essere solo leggermente brunite ai bordi; quando le sfornerete saranno abbastanza molle, va bene così; si solidificheranno dopo.

Togliere le paste dalla teglia con una... come si dice?... quella cosa piatta che si usa anche per girare le frittate... vabbe', si è capito!! :P
Si conservano per molto tempo in una scatola di latta.
Se volete che sopravvivano alla notte, fatene quantità significative, triplicando e oltre le mie dosi.

Con questa ricetta partecipo al concorso di Un Tocco di Zenzero, sezione La Cucina dei Ricordi!

8 commenti:

  1. era tanto tempo che volevo provarci ma così, senza riferimenti, non sapevo a quale ricetta affidarmi. Grazie per il suggerimento, e grazie anche per il tuo racconto, adoro leggere i motivi e le ispirazioni che stanno dietro ad ogni dolce che prepariamo.
    Brava! A presto
    S.

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  2. beh le tue origini traspaiono tutte da questa ricetta, anzi sono convinta che se non fossi stata siciliana-inside non ti sarebbero venute così bene :-) baci!

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  3. e bravo il mio amore che non me ne ha fatto assaggiare nemmeno uno!...gelosia siciliana? 8P

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  4. Eeeh ma è storia vecchia! Le avrò fatte un miliardo di anni fa e nel giro di due ore sono sparite... In effetti non ricordo di più! Mah... ;P
    Comunque la tua pastina di mandorla bella confezionata ti aspetta ancora sul tavolo del soggiorno ^_^ Un bacio!

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  5. Adoro le paste di mandorle, sono buonissime!

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  6. La tua prefazione alla ricetta è quasi commovente! anche se non so cucinare adoro il tuo blog!

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  7. Grazie Sarettina ^_^
    Tania... Concordo!

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Davvero lieta di sapere cosa ne pensate!