mercoledì 13 gennaio 2010

Non ancora Parigi..... Mentre aspettiamo, vi va una macedonia?

Sono-a-dieta.

Sì sì, lo ripeto anche: SONO-A-DIETA.
Da tre gloriosi giorni in cui sono tornata ai rassicuranti 50gdipaneacolazione, 80gdipastaapranzo, 100gdipaneacena.

Rassicuranti, sì. Perché è bello, è rassicurante sapere che è quello che ti aspetta. Che non ti è permesso svicolare - pena la vergogna e l'autopunizione il giorno dopo privandosi del cucchiaino (1, sì, e raso) di miele a colazione (almeno, per me è così... Sono stata una bambina molto attaccata al senso del dovere, che ora mi è rimasto appiccicato in tutti gli aspetti della mia vita con l'importante eccezione di studio, pulizia e ordine della casa, sbuffare a mia mamma quando mi dice di studiare e di pulire/mettere in ordine la casa, studio, studio e ancora studio). Cioè, io mi sento in colpa anche se non richiudo il tappo dello shampoo, figuriamoci se mi concedessi un cucchiaino extra di zucchero a colazione durante una dieta. Dovrei correre da Sant'Antonio ad accendere un cero per lavare l'onta. (Si fa per dire.)
Per tutti questi motivi la dieta sembra essere stata fatta apposta per me, con tutti quegli arcigni diktat che leggo avidamente e seguo con scrupolo, sentendomi come uno studente modello che compiace sempre la maestra con le sue dimostrazioni un po' odiose di zelo.

Eh sì, il fatto è che dopo mesi di soffici meringhe, di oceani di cioccolato, di soave odore di pasta frolla e di monossessionedaburro, a una persona come me non serve altro che un'affabile dottoressa che, vedendomi entrare nel suo studio in cerca di un banale certificato medico, non saluta nemmeno ed esclama: "Dio mio, Marina, quanto sei ingrassata!", rovistando immediatamente in un cassetto e porgendo poi il foglio della dieta, con due occhi colmi di disapprovazione.
A onor del vero, questa simpatica scenetta è successa un anno e quasi mezzo fa, e al tempo mi sono sentita offesa. Quel giorno riportai il fatto a svariate persone in tono indignato, concludendo sempre il racconto con uno stupefatto: "Ma ti rendi conto??". Guardando però il viso del mio interlocutore di turno, di volta in volta mi accorgevo che se ne rendeva benissimo conto, altroché.
Inghiottito il mio orgoglio, è cominciata la prima dieta seria della mia vita, che mi ha dato davvero soddisfazioni... Anche grazie alla mia (breve ma intensa) frequentazione della palestra (non sono mai stata una sportiva come Tartina :P), in 3 mesi ho recuperato il peso forma (che bruttissima espressione!! Sembra una formula pubblicitaria) ed ero diventata una discreta belloccia, essì.

Il problema è stato il Natale a casa di mio zio, in Germania.
Si dà il caso che mia zia, biondissima tedesca, sia bravissima ai fornelli, soprattutto per quanto riguarda stufati, spezzatini, patate in tutte le salse che mente umana possa immaginare.
Quello è stato l'inizio della fine, più che altro perché mi ero convinta ormai di essere "arrivata" e di potermi sbilanciare un po'.
La situazione è rimasta instabile fino all'estate, con l'apertura del blog e il conseguente costante ingurgitamento di sostanze zuccherine.
Poi è arrivato l'Interrail in Spagna e la sua assenza totale di cibo. Come già detto, mangiavamo qualche biscotto integrale (quelli da 80 centesimi al pacco di 100 biscotti, bleaaah vi assicuro, vale la pena spendere un po' di più!!), striminzite prugne secche, un panino quando capitava. E camminavamo qualcosa tipo 20 km al giorno (non so come, ma un giorno, mezze morte di fame ma ormai sportivissime, siamo arrivate alla periferia di Madrid a piedi).
Ovviamente, quando sono tornata mi sono accorta di aver perso credo 5-6 kg in 12 giorni.
Ovviamente, mettere piede dentro casa e riprenderli è stato un tutt'uno.

E insomma diamo una svolta a questo tormentato rapporto che ho col cibo. Svoltiamo questa pagina e diamo inizio all'èra in cui starò sempre attenta a cosa mangerò, anche a dieta finita (stomaco, reni, fegato e organi interni tutti ringraziano).

Amo il cibo, e mettermi a dieta non vuol dire privarmene. O sgranocchiare tristemente una carota cruda (a parte che io adoro le carote crude, mentre odio quelle cotte - se non ridotte in purea. Fissazioni infantili difficili da estirpare).
Anzi, la dieta accende la mia fantasia. Mi dà dei paletti fissi all'interno dei quali è però possibile (e anzi, è assolutamente consigliabile) sbizzarrirsi.
In realtà ho sempre trovato molto, molto stimolante dover rispettare dei paletti. In qualunque campo.

A scuola, quando c'era da scrivere un tema, odiavo i titoli tipo: "L'amicizia". Ma l'amicizia che?!? Cosa puoi replicare, se uno ti dice "Amicizia"? "Bella, mi è sempre piaciuta."
Se invece ti dicono, chessò, "Sei un poeta romantico ottocentesco e decidi di scrivere una lettera al papa riguardo la presenza della religione nell'arte", allora sì che questo ti permette di scrivere un fantastico tema.

E' così che vedo anche l'alimentazione. Se non ci si dà dei limiti, delle misure tangibili da rispettare, se non ci si educa, come coi bambini, si mangerà male. E' così che si fa coi figli, si danno regole fisse. "Prima tutti i compiti, poi sistemi la camera e alla fine ci guardiamo il Re Leone". "20 g di cereali, 250 g di yogurt magro, 10 g di miele."
Ma se invece del miele... Ci mettessi dello sciroppo alla rosa? E di frutta ne posso mangiare quanta ne voglio... Se allo yogurt ci aggiungessi dei tocchetti di mela e dei lamponi? Le spezie non hanno calorie. Potrei grattuggiare un po' di quella fève Tonka che ho comprato a Parigi...
Et voilà. Un delizioso frappè yogurt, frutta e rosa.

Questo è solo un esempio - vogliamo parlare di una stupenda pastasciutta ai broccoli e alla fève Tonka? (Sì, questa fève Tonka è miracolosa!...) O del primo di oggi - penne con pomodoro, peperone e vaniglia? O il classico ma sempre stupendo pollo al limone... Nessuno è triste e sconsolato mangiando un pollo al limone! E scusate... Le seppie in umido??
Senza contare che la dieta fa assaporare davvero il gusto dei cibi, dovendo diminuire anche il sale (parlano sempre di questo sale cellulitico, anche se dall'infanzia mi chiedo come faccia un alimento così discreto e quasi invisibile a formare i cuscinetti!). Finalmente ho mangiato di nuovo un finocchio senza intingerlo nel pinzimonio di olio, limone, sale, origano e peperoncino in cui lo annego di solito.
Make it simple.
Less is more.
L'inglese sembra nato per questo tipo di aforismi applicabili ad una dieta. Una di quelle cose da replicare agli amici quando si è in birreria, tutti ordinano patatine fritte e ketchup e tu chiedi cortesemente delle verdure grigliate. "Ah, ma che storie fai, dai prendi una patatina, ma che ci trovi nelle verdure grigliate?" "Caro Marco, less is more." "..."
E una mela non mi è mai sembrata così buona come in questi giorni. Mi sono ricordata di come un tempo vivevo di mele, di come a scuola ne portavo anche 3, a volte, divorandole con reale bramosia.
Insomma divertimento e sperimentazione sono le parole d'ordine nella mia cucina, d'ora in poi. Anche nel salato. Chissà che cucinando per me non sia costretta a imparare un po' come si fa una bistecca senza bruciarla, chessò.

Ah, ecco cosa mi dimenticavo. Questo è un blog di dolci e io non potrò mangiare dolci per i prossimi 6 mesi. E' un bel dilemma. Anche perché il mio entusiasmo dietetico ha coinvolto anche mia mamma e mio fratello (mio papà già da anni si astiene dal cibo non salutare), quindi di lasciar divorare a loro non se ne parla.
Elena e Martina, le mie migliori amiche e le mie migliori golose, sono a dieta insieme a me (una per tutte, tutte per una!).

Di certo non potrò fare uno o due dolci la settimana come prima.
D'altronde adoro "bakare", è un'attività che fa parte della mia vita e non posso privarmene. Mi fa stare bene, mi rilassa, mi fa sentire creativa. Insomma, mi serve.
Allora, sicuramente il volume di dolcezze in uscita dal mio forno diminuirà drasticamente, ma non si esaurirà.
E, be', immagino che i miei compagni di università saranno felici di essere i diretti destinatari degli esperimenti Rosmarineschi. ;)
Quindi no paura, posterò. Eccome se posterò! (Esami permettendo... :P)

Oddio, quanto ho scritto! Se ne è andato il pomeriggio. Ma sono contenta di averlo fatto.
Se siete arrivati fino a qui, GRAZIE.

E ora arriviamo alla macedonia.
Nella trascinante fantasia dietetica che mi pervade in questi giorni, non ho comunque potuto fare a meno di ricordare la consistenza e la fragranza sublime del celeberrimo Ispahan di Pierre hermé, che ho assaggiato a Parigi. Ricordiamo per i disattenti: crema al litchi, aroma di rosa e lamponi freschi interi.
Ieri, comprando la frutta con mio papà in un bel negozietto, noto gli esotici fruttini del litchi. Mai mangiato un litchi in vita mia (tranne che nella crema dell'Ispahan!). Ne compriamo un po' e a casa si procede all'assaggio.
Sono innamorata del litchi, amiche foodblogger. Della sua pelle ruvida che viene via con facilità, della sua polpa liscia, dalla consistenza del cachi, quasi, ma con un delicatissimo odore di rosa (eh, Hermé ci ha visto giusto!). E quel nocciolo lucido, brillante, che sembra laccato. Lo adoro!

Il resto è venuto da sé.

Macedonia litchi, fragole, rosa e fève Tonka

Spezzettare la polpa del litchi in una ciotola, fare a pezzi le fragole (so, so che sono fuori stagione e tutto, ma avevo troppa voglia di quest'accostamento!) (e so anche che nell'Ispahan ci vanno i lamponi, ma... non li avevo, e poi, per la legge transitiva, se litchi e lampone stanno bene, e lampone e fragola stanno bene, allora fragola e litchi staranno bene!) e unirle al litchi. Zuccherare con mezzo cucchiaino per persona di sciroppo alla rosa (prezioso acquisto parigino), aggiungere succo di limone, una grattugiatina di fève Tonka (questo non c'è nell'Ispahan, ma ci sta da dio, con quel suo odorino di mandorla amara!) e, se si vuole accentuare l'aroma di rosa, qualche goccia di acqua di rose.
Far macerare in frigo per qualche ora, poi mangiare fredda.

11 commenti:

  1. Oltre a Parigi (di cui aspetto con ansia i racconti!) sei stata anche in Germania? Dove esattamente? Sono curiosa!
    Comunque anche io questa estate ero ingrassata e a settembre mi ero messa a dieta. A fronte di un regime di frutta, pochi carboidrati, molto jogging e passeggiate in bicicletta non sono riuscita a perdere niente. Tutti i membri della famiglia, a dieta anche loro, perdevano peso e io no. Sarà che ho un metabolismo strano per cui d'estate ingrasso e d'inverno dimagrisco...
    Comunque: non ho mai provato il litchi e ti invidio tantissimo per la fava tonka, in bocca al lupo per l'esame e per la dieta!
    Un´ultima cosa: sto trasferendo il mio blog su blogger. Mi potresti dire come hai fatto ad espandere/allargare il testo su tutto lo schermo? Non so se mi sono spiegata bene, in caso chiarisco!

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  2. Anche a me in tutti i momenti di dieta o intolleranza mia o di qualche amico o famigliare è saltata fuori una creatività ancora maggiore! Quindi spero proprio che questo effetto continui anche a te, consentendoti una dieta allegra, sana, con ogni tanto anche qualcosa di gratificante!
    In attesa dei racconti di viaggio.
    Un abbraccio

    Sara

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  3. Ciao, eccomi qui a curiosare questo bellissimo blog di dolcetti!
    Anche io sono una fan dei litchi, hanno un sapore strepitoso, ma non riesco a convincere mio marito che mi guarda e ogni volta dice "come fai a mangiare quei cosi che sembrano occhi estirpati" ahahah!
    Questa macedonia deve essere meravigliosa!
    a presto ;)

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  4. Come sai, sono a dieta anche io da mesi, ed è stato davvero bello leggere questo post. Per tante cose siamo simili, per altre è sempre utile leggere di chi affronta con entusiasmo e vera coscienza delle sfide e scommette con se stesso. Sono sicura che ce la farai, alla facciazza dei dolci (che poi, dopo due mesi di dieta, una pera è come una Sacher, credimi). In bocca al lupo, se hai bisogno di qualche ricetta light cerca Dietpork sul mio blog (eh lo so, ho fatto una serie di post con questo nome sul tema dieta, dovevo sdrammatizzare...). Baci!

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  5. Partecipa anche tu al concorso de La Cucina Italiana:
    LA TAGLIATELLA NAZIONALE

    Per info:
    http://www.lacucinaitaliana.it/default.aspx?idPage=862&ID=337208&csuserid=2112&ar=

    Scade il 10 Febbraio 2010.
    Buon lavoro!

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  6. bel blog, marina, e ben trovata,
    artemisia

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  7. Grazie mill per l'aiuto. In effetti avevo già pensato a wordpress ma pensavo che forse blogger è più facile da usare. Magari li sperimento tutti e due, così magari evito un futuro secondo spostamento!
    Comunque sì, sono italo-tedesca. Mia madre viene da Colonia quindi mi capita spesso di andare in Germania!

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  8. tu diventi ogni giorno più brava ascrivere...

    ok, mi pento e mi dolgo di avervi abbandonate nella dieta. questo post mi ha definitivamente convinta :) speriamo che la mia determinazione non duri giorni due come l'utima volta.

    la frase di un commento qui sopra mi ha ricordato la fame educativa della spagna: "dopo due mesi di dieta, una pera è come una Sacher". ecco, mi manca quel tipo di fame che in un certo senso mi faceva stare bene, non perchè fossi sulla buona strada dell'anoressia e quindi del disprezzo del cibo, ma perchè la diceva lunga sul giusto valore delle cose.
    quindi, mia cara, sarai il guro, mio e della marti, di questa dieta. per non cadere nella tentazione di rinunciare a mangiare sano (gli esami! ho BISOGNO di zuccheri!) o, peggio, di diventare fanatiche non tanto della linea, ma del non-peso, scegliendo la strada dell'ascetismo che ti allontana, irreversibilmente causa restringimento del buco dello stomaco, dalle cose buone.

    :)

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  9. marii ma allora hai deciso di dare sfogo anche qui alla tua adorabile vena logorroica! (L) io invece ultimamente non faccio che essere affetta da una fame nervosa, che mi fa ingurgitare anche i cibi più squallidi (biscotti mulino bianco, ricotta allo stato brado). sono scandalosa.
    anch'io comunque sono piuttosto "rigida", troppo schematica ed organizzata. quando mi misi in testa di dimagrire lo feci anche troppo vertiginosamente, perdendo circa 10 kg in 3 mesi. vedi? vado da un eccesso all'altro, maledizione -.-
    i litchi però li adoro, e questa macedonia dev'essere delicata e gustosa (:
    e Parigi? beh, è la mia città preferita, come si fa a non amarla?

    un bacione, attendi la risposta alla mail che arriverà tra breve
    *

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  10. Su tuo suhìggerimento ieri sera ho provato ad assaggiare i litchi!Il sapore non è terribile, ma l'aspetto (una volta sbucciati) mi ha turbato...sembrano un occhio! Bleah!

    PS: Sono passata per dirti che il mio blog ha cambiato casa! Ora mi trovi qui

    http://lapatataingiacchetta.com

    A presto!

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  11. Davvero simpatico il tuo blog ^__^!
    Anch'io adoro i litchi :D...ma tu in Italia riesci a trovarli?

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Davvero lieta di sapere cosa ne pensate!