giovedì 3 settembre 2009

Una super cena firmata Rosmarina

Da piccola ho avuto molte babysitter.
Una di loro non era una lei, bensì un ragazzo siciliano di circa 23 anni, di nome Salvatore. Salvatore lavorava nello stesso ufficio con mia madre, che l'aveva "adottato" in quanto come lei siciliano esitato in Polentonia e molto nostalgico del sole e della cucina siciliana.

Già allora era bravissimo a cucinare, quando veniva a cena da noi ci deliziava con piatti magnifici. Uno dei miei primi ricordi, avrò avuto 4, 5 anni, è Salvatore ai fornelli del vecchio appartamento di città dove allora abitavamo, che mi dice sorridendo: "Sto preparando il risotto".

Mentre frequentavo le elementari, Salvatore veniva spesso da noi, nella casa nuova in campagna, stavolta. E ripeteva con una certa frequenza: "Segretaria [i miei si sono sentire dare del lei e apostrofare rispettivamente "Segretaria" e "Signor Vittorio" da Salvatore fino a pochi anni fa], qui il tempo fa proprio shhhchifo, io appena posso me ne torno al sole di Sicilia".

Poco tempo dopo, ha conosciuto Monica, si è sposato e ha avuto due bambini semplicemente stupendi. Curiosamente, non ha più parlato di ritorni in Sicilia.


La cosa bella è che Salvatore, siciliano, è alto, biondo e con gli occhi cerulei; Monica, veneta d.o.c., è bruna, con occhi e carnagione scura. I bimbi ovviamente presentano i migliori tratti di entrambi, ovvero bimba con capelli neri e occhi azzurri e bimbo biondo con occhi castani. Una famiglia bellissima, in tutti i sensi!

Oltre a varie ed eventuali qualità (tra cui quelle canore) che contraddistinguono Salvatore e Monica, è quella gastronomica.
Sono bravissimi, non solo nel cucinare, ma anche nel presentare le pietanze; ogni volta che andiamo a cena da loro è una gioia per occhi e palato.


Mio papà li ha invitati da noi la scorsa settimana, e ho approfittato dell'occasione per mettermi alla prova: un'intera cena, dall'antipasto al dolce, organizzata, cucinata e presentata da me.

Non essendo affatto ferrata nel salato, la cosa mi inquietava un po', ma si è rivelato tutto molto più facile del previsto. Non so, non me ne vogliate, ma ho sempre avuto l'impressione che il salato sia più facile da fare, che si possa più, come dire, andare a occhio.

Ho optato per ricette classiche e abbinamenti semplici; nonostante mi siano arrivate molte pressioni da parte dei miei, che mi spingevano a fare ad esempio il risotto ai fichi che avevamo provato il giorno prima (buonissimo, tra parentesi), ho preferito mantenermi su gusti meno "stravaganti", al contrario del mio solito. (Per il risotto, mi ha salvata e permesso di fare il risotto al radicchio Monica, dicendo a mia mamma che non le piacciono i fichi ;) Felice combinazione!)
Mi sono lasciata andare con gli accostamenti solo per il dolce, per una preferenza incondizionata verso i desserts che nemmeno ai più distratti di voi può essere sfuggita dando un'occhiata al mio blog. :)

Certo, di tempo ce n'è voluto per riuscire a fare tutto (nonostante sia stata aiutata: GRAZIE MAMMA!), e (forse perché era la prima volta che provavo a cucinare seriamente) a cena ero completamente distrutta già verso le nove e mezza; ma ne è valsa la pena, mi sono divertita un sacco.
E, last but not least, la cena è stata promossa a pieni voti da Monica e Salvatore. :)

Ah, dimenticavo: riguardo le dosi, eravamo in 8.


Per cominciare: Antipasto di Tartine con Asparagi, Caprino e Menta

Buonissime e delicate... Da provare.


La pasta brisée di Gennarino
250 g farina 00
125 g burro
62,5 g acqua fredda
un pizzico di sale

Il ripieno
250 g formaggio caprino
1 uovo
ca. 2 cucchiai di latte
ca. 6 gambi di asparagi
ca. 12 foglie di menta
sale

Impastare gli ingredienti della brisée nel mixer il minimo indispensabile perché si crei una palla; avvolgere in pellicola e refrigerare in freezer mentre si prepare il ripieno.
Sbattere il formaggio finché non diventa una crema liscia, unire il latte e l'uovo. Tagliare gli asparagi a pezzetti e mescolarli al formaggio assieme al sale e alla menta sminuzzata.
Stendere la brisée sottile negli stampini per crstatine, punzecchiare il fondo con una forchetta, versarvi sopra il ripieno e infornare a 200° per circa mezz'ora (la crema dev'essere soda - tipo cheesecake - e la brisée leggermente colorata).
Sfornare, sformare e far freddare sulla gratella.


Il primo: Risotto al Radicchio, Noci e Vino Rosso

Ecco, ad esempio qui non so dare indicazioni precise riguardo alle dosi. Ci provo laddove possibile.


riso per risotti (dose per 8 persone)
un cesco di radicchio trevigiano
un litro di brodo
mezza cipolla
olio e.v.o.
sale
noci a piacere
vino rosso
burro
parmigiano

Fare un soffritto con la cipolla e l'olio. Tostarvi il riso, sfumare col vino rosso, poi aggiungere un po' di brodo. Continuare così fino a metà cottura; quindi aggiungere il radicchio tagliato a listarelle (e privato della parte bianca, che è amara) e le noci a pezzetti.
Proseguire fino a cottura aggiungendo di volta in volta una mestolata di brodo quando questo si assorbe.
Mantecare con una noce di burro e qualche cucchiaio di parmigiano.


Il secondo: Arrosto di vitello ripieno di Frittata con Pomodori Secchi

L'idea viene dal numero di agosto de La Cucina Italiana (rivista fantastica che ho appena scoperto! Be', ad essere sincera in generale non uso mai libri di cucina o riviste, per cui è normale XD). Lì però si parlava di "Pancia di vitello", e la frittata era insaporita da semplici erbette e da pancetta, che io ho sostituito con pomodori secchi.


Per la frittata
6 uova
sale
pepe
parmigiano
ca. 3 fette di pomodoro secco a pezzetti
rosmarino a pezzetti
olio e.v.o. e un po' di cipolla per il soffritto

Per l'arrosto
ca. 1300 g di carne di vitello per arrosti (non ho idea di come si chiami in gergo tecnico) tagliata (a noi l'ha tagliata direttamente il macellaio, in modo da poterla poi arrotolare)
ca. una cipolla
ca. 2 spicchi d'aglio
ca. 50 g pancetta
vino bianco
olio e.v.o.
spago da cucina

Fare la frittata in un tegame rotondo dal diametro di circa 26 cm.
Poggiarla sulla carne di vitello salata e arrotolare quest'ultima molto strettamente; quindi chiuderla con lo spago (non nego che sia stata un'impresa e che ne sia venuta fuori una cosa un po' informe, dalla metà in poi - mi ero stufata di fare le cose per bene XD).
Fare un soffritto con cipolla, aglio, pancetta e olio in un tegame mooolto grande che dovrà contenere l'intero arrosto. Quindi friggere la carne a fuoco vivace, girandola spesso in modo da toccare tutti i punti dell'arrosto.
Quando avrete fatto tutto il "giro" dell'arrosto, aggiungere nel tegame del vino bianco e dell'acqua, abbassare il fuoco e far cuocere per taante, taante ore. A noi (me e mia mamma, non sono ancora passata al plural maiestatis, anche se ci sto riflettendo ;) sono servite almeno 2 ore il giorno prima della gran cena, e altrettante l'indomani.
Regolatevi voi, la carne quando viene punzecchiata da una forchetta deve risultare morbida e ovviamente non buttare fuori sangue.
Quando è pronto (consiglio di farlo nel pomeriggio per la sera), lasciarlo un po' raffreddare, quindi rimuovere lo spago e tagliarlo a fette.

Il dessert: Composta light di Fichi, Mele e Rosmarino Meringata


Questa è un'idea di Manu (te l'ho detto che mi sono fissata col tuo blog! :D Mi dovrò disintossicare! ;), ma lei ha usato i frutti di bosco e, ovviamente, ha usato molto più zucchero, dato che è frutta alquanto acidella.
Io avevo un bel po' di fichi da consumare, e, essendo i fichi estremamente zuccherini (e anche le mele che gli ho abbinato), praticamente non c'è stato bisogno di aggiungergliene altro. Contando poi che la meringa è piuttosto dolce, in questo modo i gusti si equilibrano perfettamente.
L'abbinamento mi è molto, molto, molto piaciuto: bisognerà provarlo in altre preparazioni, e magari anche nel salato!
Ah, stavolta le dosi sono per 12, volevo che ne avanzasse per l'indomani :)

Per la composta
1 kg di fichi
1 mela piccola (ca. 200 g)
20 g zucchero (praticamente, un gesto simbolico)
3 rametti di rosmarino
ca. 1 bicchiere d'acqua

Per la meringa
6 albumi
165 g zucchero
60 g amido

Sbucciare la frutta e tagliarla in pezzi molto piccoli. Unire lo zucchero e il rosmarino e mettere sul fuoco. Cuocere col coperchio finché l'acqua della frutta non si assorbe; quindi aggiungere l'acqua. Continuare a cuocere finché i pezzi di mela non diventano morbidi.
Passare la composta nel frullatore, farla freddare.
Montare a neve gli albumi, aggiungere lo zucchero setacciato assieme all'amido (che, come spiega Manu, aiuta la maringa a mantenere la forma durante la cottura) e continuare a montare.
Mettere la composta nei contenitori, coprirla con la meringa e mettere in forno a 150° per 20 minuti.
Io li ho tenuti mezz'ora, così si è creata una piacevole crosticina. Mmh!

14 commenti:

  1. un'ottima cena devo dire...per chi non lo avesse capito io sono l'ottava persona del gruppo a cui mai è stato fatto riferimento nella premessa! Grazie!

    RispondiElimina
  2. Ma come "Manu"? Manu chi? :)

    A vedere il tuo "organizziamoci" non si direbbe preferisci i dolci.. no no.. tant'è che gli è tutto dedicato tranne una sezione APPOSITA chiamata "il Salato" hahhahahaah

    cavoli che cena... ma invitarmi no!? ;P
    tutte queste preparazioni così messe insieme sono un lusso!

    RispondiElimina
  3. Ah ecco dov'eri sparita in questi giorni!!Non so da dove cominciare...l'arrosto?? Quelle tortine di antipasto?? Sembra tutto fantastico, davvero1 E poi sono contenta che tu abbia potuto provare la soddisfazione di preparare un'intera cena con le tue forze per tanta gente, è molto stancante e te ne sei accorta ma quando c'è la passione (e la tua, da quel che vediamo è davvero grande) ne vale sempre la pena!!

    RispondiElimina
  4. ti sei sentita le gambe pesanti come dei macigni a fine serata eh?
    però ti capisco, tutto quel lavoro e tanta soddisfazione! e poi mica piatti facili facili, ti sei messa a preparare anche la pasta briseè (uno volendo poteva acquistare quella già pronta). Mi stupisce poi la cura che hai prestato ad ogni portata, beh insomma, salvatore e monica sranno stati orgogliosi di te!

    RispondiElimina
  5. @ Mattia: Ahah, amore... Scusa! Ho parlato di Salvatore e Monica perché loro mi hanno ispirata da quando avevo 9 anni XD Ma lo sai che per me sei sempre il mio ospite d'onore :D

    @ FiOrdivanilla: Visto come è affollato la sezione "salato"? Ahah, scherzi a parte ho deciso di rimpinguarla, ma con prodotti da "bakery".

    @ Cuochella: E-sattooo! "Gambe come macigni" è la perfetta descrizione del mio stato quella sera! Ma hai ragione, è stato fortissimo. :)

    RispondiElimina
  6. @ Sara: Sììì, grazie mille! La passione che ho non mi ha fatto pesare il lavoro che c'è stato dietro! Sono contenta che ti piacciano le tortine di antipasto, ci tengo molto :D Erano buonissime!

    RispondiElimina
  7. Che bei ricordi, che lavoro e soprattutto che risultato, brava!

    RispondiElimina
  8. ti vengo a fare anche io da babysitter :DD ma mi cucini la cena così tutti i giorni??

    RispondiElimina
  9. Una cena buonissima, complimenti!
    Comunque è vero, quando si preparano queste cene, si arriva a tavola stanchi morti (e a me spesso diminuisce anche l'appetito, da non credere!).

    RispondiElimina
  10. uellallà che cenetta... brava brava!
    Se conosci un altro babysitter come salvatore fammi un fischio, anche in casa mia scorre sangue siculo (e io sono veneta doc e NON sono bionda!)

    RispondiElimina
  11. Ciao Marina,
    ho fatto un giro per il tuo blog e mi sembra di aver capito che non ti piacciano per niente i dolci :-)
    Scherzo!
    Complimenti innanzitutto per la mega cena!!!!! E complimenti per le belle idee e combinazioni.
    A presto
    Antonella

    RispondiElimina
  12. @ Dada: Grazie! :)

    @ Genny: Il tempo delle babysitter è (purtroppo ;) passato, ma la cena te la cucino volentieri! XD

    @ Elisa: Diminuirmi l'appetito, questo mai, ma la stanchezza in effetti c'era! ;) Grazie... A presto!

    @ LaGolosastra: Eh ora Salvatore è babysitter a tempo pieno dei suoi bimbi :)
    Anche tu veneta bruna? Be', anch'io (i genitori siculi sono sicuramente un apporto trascurabile alla mia carnagione XD) ;)

    @ Pappareale: Ah ah, (prima o poi) vi stupirò con le-ricette-salate-nel-cassetto! ;) Grazie... Ciao!

    RispondiElimina
  13. ohmmmari... come fai a volermi bene nonostante le mia totale ignoranza in fatto di cucina?
    durante la tua amorevole descrizione di questa cena ancora in fase di progettazione, una sera, mantre ti accompagnavo a casa, credo di essere stata ad ascoltarti con la tipica espressione dello studente mentre si sforza di comprendere la prof che parla di aoristi terzi atematici o limiti.
    fortunatamente hai un sacco di amiche foodbogger e quindi la tua creatività culinaria non è destinata a perire a causa dell'incompetenza ai fornelli della tua amica del cuore...
    fortuna anche che ci siamo conosciute prima della tua passione per la cucina. se no ciaociao elena:P

    RispondiElimina
  14. No ma, "ciao ciao Elena" è attuabile in qualsiasi momento.
    In campana :P
    SGHIERSSOOOOOOOO!
    Mi immagino le facce che farò quando tu comincerai a parlarmi di progetti e disegni e predelline... :DDD

    RispondiElimina

Davvero lieta di sapere cosa ne pensate!