lunedì 5 aprile 2010

Buona Pasqu(ett)a a tutti! Codduredde cull'ova


Che bello essere di nuovo qui!! Auguri a tutti!
Insomma, dove sono finita?? Be', ragazzi che mese. CHE MESE! Fortuna, fortuna che è finito. Niente di grave, solo che si sono sovrapposti nel giro di un paio di settimane (soprattutto negli ultimi 5 giorni!!!!!!!) miliardi di impegni improrogabili e, nel mischione generale, piuttosto stressanti... Mamma mia! Non vi riporto la carrellata di "impegni improrogabili" per non annoiarvi va' :) [Sollievo generale]
Non avendo talvolta il tempo di dormire (come saprà chi è tra i miei contatti su Facebook, mi sono ritrovata, causa legittimi - giuro - impedimenti, a fare una ricerca per l'università la notte prima della consegna, lavorando dalle 9 di sera alle 8 di mattina -.-), non sono stata in grado nemmeno di ritagliarne un po' per il blog. Tra l'altro ho dovuto, sempre per cause di forza maggiore, rimandare anche i festeggiamenti per il PRIMO ANNO DI ROSMARINA, consumatosi il 30 marzo, e che avevo tutte le intenzioni di celebrare in pompa magna. Ma quello si farà (bwahahahahahah!!), ovviamente! Non appena avrò smaltito le ricette pasquali si va :)

Eh sì perché pare mi ritrovi ormai a Pasquetta (ormai sono specializzata in post scritti in piena notte con gli occhi a mezz'asta dal sonno ;P) a scrivere la prima di milllllllllle ricette pasquali... Be', che dire, portate pazienza cari amici, e mettete da conto queste delizie per l'anno prossimo... Ooooo... decidete di "andare fuori stagione" e prepararvi una bella pastiera anche a metà maggio, o delle carnose coddure, o delle scacciate, o del croccante di mandorle. Tutte preparazioni poi che UCCIDEREI per avere ad un bel pic-nic primaverile!! Ecco perché vi scrivo lo stesso queste ricette, oh là. :) (E un po' anche perché ne sono davvero entusiasta e non vedo l'ora di condividerle con voi!)

Insomma! Queste (questi? Non sono molto ferrata in "genere sessuale dei dolci siciliani") coddure hanno visto la luce grazie al mio super zio catanese, in visita qui per la laurea di mio fratello, che si è tenuta pochi giorni fa (DOTTOOOOORE! DOTTOOORE! DOTTORE DEL................ e qui vi risparmio il resto della canzoncina goliardica che è tradizione cantare a Padova ai neolaureati ;D). Questo zio fa mooolte cose (Manu :D capisci ammè), tra le quali insegnarmi tutte le ricette che umanamente io possa imparare in una decina di giorni. E' inarrestabile e bravissimo. Cercherò di postare tutto, vi assicuro che ciò che dice è davvero prezioso.

Mi sembra di sentire la mia terra natìa (la Sicilia, Catania nello specifico. Se non si fosse capito XD) parlarmi attraverso di lui di tutte le tradizioni antichissime e inestimabili che io vivo solo di striscio, le volte che d'estate scendo "giù". E, posso starne certa, sempre troverò mio zio a Catania a cucinarmi i biscotti (il cui impasto è molto simile a questo delle coddure), o a far caramellare le mandorle in una padella, o a cuocere del pane con la crosta spessa e scura e l'interno profumatissimo.
Memoria di profumi...

Insomma, ci tengo alle ricette che vedrete in questi giorni. In particolar modo a questa.
Vi ricordate del panareddu fatto da una mia lontana zia l'anno scorso? No eh? :D Eccolo. Altro nome (panareddu a Caltagirone - in realtà sarei originaria proprio di lì, mio zio invece è di un paese verso Catania e già nome e forme del dolce sono diversi), stessa sostanza: dolce di Pasqua fatto di biscotto, con uova, noci, chiodi di garofano e l'immancabile "diavolina" (ovvero, le "palline arcobaleno" di zucchero) a decorare. L'origine del dolce è antichissima e, da quanto ho capito tartassando di domande mio zio, quando non si aveva il lievito per dolci istantaneo si usava farlo con pasta madre (siiiigh Manuuuuuu!!!! :( ), realizzando una sorta di focaccia dolce. Da Ago leggo poi che il numero di uova da mettere in ogni dolce dev'essere dispari.
A proposito di Ago! A Reggio Calabria questo dolce si chiama "cuddurace" e be'... E' i.den.ti.co. PAZZESCO! Vi giuro: le dosi sono perfettamente uguali. (Ma lei usa liquore, io latte; e la sua dose di burro è leggermente maggiore rispetto a quella di mio zio) E vi giuro pure che non ci siamo potute leggere a vicenda prima di procedere. :D Urge quindi, come già preannunciato su Facebook, un GEMELLAGGIO PASTICCERO IMMEDIATO TRA REGGIO CALABRIA E SICILIA! ;D Siam cuginetti ;)

Ecco la ricetta finalmente! Mi sono moooolto dilungata, eh? Ma voi lo sapete che ho l'animo logorroico (Tarti mi stai leggendo? ;D) ^_^

[Ah, se si aggiunge un po' di burro e si sostituisce il lievito con l'ammoniaca, l'impasto è ottimo per farci biscotti tutto l'anno (di forma allungata).
Poi, mio zio mi fa sapere che lui usa questa pasta anche per le crostate (senza lievito, penso/spero!). Da provare!]

[Ah sì: tra le novità. HO UNA REFLEX! :D Da poco più di una settimana sono la proprietaria di una reflex usata (dotata in più di obiettivo 50mm) più felicefelicefelicefelicissima del mondo.
Per i soliti motivi di cui sopra, non ho proprio avuto tempo di mettermi seriamente a studiarla, per il momento viene quel che viene. OVVIAMENTE le critiche costruttive sono bene accette, anzi richieste :D Se avete consigli o rimproveri da farmi, vi prego, ditemi! Ne ho gran bisogno.]

E finalmente passiamo all'azione!


CODDUREDDE CULL'OVA

1 kg farina 00
400 g zucchero semolato
4 uova
150 g burro morbido (meglio strutto) - 200 g per i biscotti -
latte q.b. (meno di mezzo bicchiere, credo?)
2 bustine lievito per dolci - 20 g ammoniaca per i biscotti -
buccia di 1 limone grattugiata (limone che in questi giorni, a casa mia, arriva direttamente dall'albero catanese di mio zio! Dire che questi limoni sono SQUISITI è poco)
1/3 di cucchiaino di sale

DECORAZIONE

una dozzina di uova sode, bollite la sera prima, con il loro guscio
un uovo sbattuto per spennellare
noci a piacere, con il loro guscio
chiodi di garofano a piacere
"diavolina" ovvero le palline di zucchero colorato (io non le ho trovate al supermercato, quindi ho usato le codette)


Scaldare il burro (o lo strutto) tagliato a tocchetti nel microonde a potenza minima per una dozzina di secondi finché non è morbido.
In una grossa ciotola (mio zio ne ha usata una piccola da bucato :P) grattugiare la buccia di limone nello zucchero. Rompere le uova nello zucchero e, con una frusta a mano, mescolare vigorosamente, mentre si aggiunge il burro morbido. Aggiungere il latte (poco eh! Andate di cucchiai, in caso se ne aggiungerà dopo, se l'impasto viene troppo duro) e infine la farina col lievito ( o l'ammoniaca), mescolando con un cucchiaio di legno.
Quando l'impasto è "sbricioloso", rovesciarlo sul piano da lavoro e impastarlo fino a quando si forma una palla liscia.
Stendere carta forno in 4 - 5 teglie (io ne ho 2 e abbiamo fatto tante infornate!), formarvi sopra le coddure. Panierini, semplici "anelli", cuori, o ciò che vi pare. Vi consiglio di farli tra i 12 e i 15 cm di lunghezza - le signore anziane che fanno delle coddure un'arte sono in grado di farne di molto più grandi - cfr. la zia Lina di quel panareddu che vi ho mostrato un anno fa -, ma ci vuole parecchia manualità.
Su ogni coddura, mettere un ovetto sodo con la sua buccia e una noce se avanza spazio, o solo una noce, o come volete insomma, fissandolo alla pasta con striscioline di impasto.
Ve ne verranno una dozzina o poco più.
Se avanza impasto, formate dei biscotti!
Sbattere l'uovo della decorazione, spalmarlo sulla superficie dei dolci. Decorare con chiodi di garfano e diavolina (versarla in un piattino da caffè, bagnarsi il dito nell'acqua, "acchiappare" col dito la diavolina e appiccicarla sul dolce).
Scaldare il forno a 200° (devono venire bruniti, la temperatura indicata da mio zio mi sembra perfetta) e cuocere per 12 - 15 minuti, o finché non scuriscono.

5 commenti:

  1. Cuginetttaaa!!!!! :-DDD Siiiii sono proprio loro! La ricetta è lei, ed anche mia mamma la usava per le crostate ed i biscotti, con tutto il lievito, ma la tirava più sottile...certo...è buonissima anche per quelli e puoi anche sostituire il burro con l'olio ;-)
    E per il discorso del liquore, mi son dimenticata di mettere "latte q.b.", ora lo aggiungo...il liquore serve solo per aromatizzare...un pò come con la pasta frolla ;-P
    Per la manualità...certo, forse un pochino ce ne vuole, ma si deve più che altro prendere confidenza con l'impasto!
    Io dipingo, lavoro le paste, ecc., ma se guardi i miei cudduraci dell'anno scorso non hanno niente a che vedere con quelli di quest'anno...meno male! :-DDD
    E le uova le puoi colorare con i pennelli, oppure li puoi colorare prima con le sostanze naturali...oppure le puoi lasciare semplici :-D
    Sono proprio felice di scoprire ste cose, non me l'aspettavo proprio!!! :-D
    Bacissimiiiii :-***
    Ago :-D

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  2. Dunque, ho passato un quarto d'ora a scriverti un commento poi mi si è magicamente cancellato tutto, non ci riesco a riscrivere tutto, per cui riassumo.
    Buongiorno cara-bentornata-mi stavo preoccupando per fortuna che hai postato-sono sveglia da un ora per impastare la focaccia per oggi-la tua ricetta è bellissima e per me assolutamente nuova-un abbraccio forte e buona pasquetta

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  3. cuccuruccccccuuuu palooooma... finalmente vediamo sti famigerati cuddolcetti, yeeeah!
    E finalmente battezziamo sta benedetta reflex (ahi, l'invidia) e mi pare che ce la siamo cavata benone!
    AVANTI TUTTA!

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  4. Ciao rosma!Bentornata, come ho scritto sul post di ago, io sono terroncello e da me si chiama cuzzupa! Però è vero, calabria e sicilia hanno molte in comune...dalle sfiga di essere dimenticate da dio all'enorme fortuna di conservare tradizioni come questa! Grazie per il post, e buon 50mm :-D

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  5. Ma lo sai che a Palermo (e anche a Trapani) si chiamano in un altro modo, "pupi cull'ova"? E a casa mia avremmo usato l'olio, non siamo grandi amanti del burro XD!
    Io comunque propongo un gemellaggio Palermo-Catania XD: due città simili, entrambe siciliane, ma a volte con tradizioni diverse (come succede in tutta la Sicilia, del resto ;)).
    A presto ;)
    Ciao :D
    Giuliana

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Davvero lieta di sapere cosa ne pensate!