mercoledì 10 marzo 2010

Foodies in Rome - finally

Ragà, scusate, ma questa settimana dopo Roma è stata decisamente stressful. Quindi mi son fatta aspettà! :D

Hum ok, ricapitoliamo.
Come forse avrete appurato dalla frase soprastante, domenica scorsa ho preso luogo all'incontro dei foodbloggers italiani più emozionante (finora) del millennio.
Eravamo circa 40 tra bloggari e lettori, tutti appassionati di cucina, di fotografia, di cibo in tutte le forme e dimensioni e... di shopping!

Per credo la prima volta in vita mia ero in anticipo rispetto agli altri (a onor del vero è stato merito non mio ma della Frecciarossa che mi ha portata a Roma in poco più di tre ore ;D). Così, intirizzita nella mia felpetta e nel mio modesto giacchettino di pelle (o plastica camuffata da cuoio in modo da sembrare pesante?? A 'sto punto non lo so più, poi era pure di mio fratello....... La prossima volta maglione, giacca a vento imbottita e sciarpe, come mio solito!!), ho fatto in tempo ad abituarmi all'idea di stare per incontrare dal vivo tantissime persone amiche e che prima avevo sentito solo tramite commenti e Facebook.

La prima che ho incontrato, e che mi ha trovata mentre rovistavo tra i nuovi arrivi della libreria di fronte al punto di ritrovo, è stata la carinissima Elis, che prima di trovarmi era gentilmente andata, come le avevo chiesto, a comprarmi il matcha in Via Cavour al modicissimo prezzo di 6 euro per i 40 grammi (ehssì signori!). Emozione per la mia nuova scorta di matcha a parte, che piacere, finalmente, incontrare Elisa!!

Dopo qualche chiacchiera, verso mezzogiorno vediamo sfilarci davanti una folla vociante armata di mestolo con fiocco rosa brandito per aria con quella che si sarebbe detta fierezza. Ci siamo avvicinate timidamente con un "Ciao..." e i nostri mestoli che timidamente spuntavano da sotto il braccio, dove li avevamo celati fino ad allora (ok umiliarsi, ma almeno che lo si faccia in compagnia e non in due!).

Da lì è partita la nostra giornata-foodblogger (e ancora questa cosa mi sembra un delizioso ossimoro... Una giornata passata con dei foodbloggers IN CARNE ED OSSA?? Pazzesco), che si è dipanata tra il MERAVIGLIOSO Pizzarium (che mostra all'apparenza la facciata di una normalissima pizzeria al taglio, e dentro invece cela delle piccole meraviglie quali delle farine pregiate acquistabili [che ho, ovviamente, acquistato], o, ad esempio, pizza romana con crema di ceci e limone, sedano e coppa pepata [!!!!! pazzeschissimaaaaaa!! La migliore, veramente, amo troppo i ceci!], arancini alle lasagne, pizza bianca con mortadella e puntarelle... Dimenticavo, ragà, immaginate la meraviglia della pasta? E' fantastica, morbidissima come un sogno... Cioè, usa la pasta madre per tutti i prodotti della panetteria, mica per dire :999), gli acquisti FOLLI (come altro definirli?) da Castroni e da Peroni (ma già da Peroni eravamo più oculati, perché è stata l'ultima tappa e il portafoglio si era già alquanto alleggerito, ma da Castroni, oddio!, sembravamo impazziti di gioia tra tè alla vaniglia, farine di kamut, cacao olandese, senape in grani, fior di sale...... Devo continuare??), e, last but not least, il posto che più di tutti ho amato, il fantastico GRADI PLATO! Riuscite a immaginare due stanzette di modeste dimensioni, con un'atmosfera soffusa e gradevole, le cui pareti, dal pavimento al soffitto, siano costituite da scaffali PIENI di birre da ogni dove e di ogni tipo?? Il paradiso, per un'amante della birra (ioioio!). Sono uscita con il peso delle tre bottiglione acquistate che bilanciava la leggerezza ormai eterea del portafogli.

Ma ovviamente Foodies in Rome non è stato un semplice "shopping compulsivo", come definiva Manuel il nostro agire sconsiderato :D
E' stata un'emozione enorme (e avrete capito che pare mentali io mi faccia a proposito delle sovrapposizioni tra vita reale e vita di blog!) venire a contatto con tutti i partecipanti, blogger, lettori, membri di forum culinari che fossero, tutti uniti dall'amore per la cucina.

Immaginate che esperienza meravigliosamente estraniante sia, dopo tutti questi mesi di blog, dire a voce alta: Ho uno stampo da 24 centimetri, ma me ne servirebbe davvero uno per crostata con fondo amovibile di 22 cm!!, e sentire l'altra persona, DAL VIVO, davanti a te, che ti risponde: Sì guarda ti troverai benissimo! Da quando ho lo stampo con fondo amovibile non mi si è più rovinata una crostata cercando di sformarla!
Cioè, incredibile, no?

Mi sento particolarmente di mandare un abbraccio (di nuovo virtuale, mannaccia) a Elisa e Jasmine, con loro mi sento in particolare sintonia perché siamo le mascotte del gruppo, io e Elisa 19 anni e Jasmine 20! Capirete come sia bello incontrare ragazze giovani come me con la mia stessa passione. Gente che si entusiasma parlando di Sigrid Verbert e non di, che ne so, Cristiana Capotondi, come magari fanno molte nostre coetanee (speriamo non troppe... ahah).

Ma eravamo così tanti. Jul e Giada, ad esempio... Persone deliziose. Simpaticissime. Parlando con loro mi sono subito sentita a mio agio. Rosmarina e Marina si erano perfettamente fuse mentre parlavo con Giada di argomenti che spaziavano dalla pasticceria alle iniziative estive dei nostri rispettivi comuni. :)

E poi tutti gli altri. Controproducente (son d'altronde le 3 e 40 di notte :D) trascrivere tutti i nomi di chi c'era, ma a ciascuno va un abbraccio sentito e un A presto!

Questa giornata è stata unica..... finora. Come dicevo all'inizio del post.
Ora si aspetta il prossimo raduno (Manu ti fischiano le orecchie?? :D) e saremo ancora di più, ne sono certa.

Domenica scorsa è stata una vera e propria FIGATA, son cose che ti fanno dire... c'è un perché per il quale faccio tutto questo. Ci sono facce, sorrisi, mani che cucinano, ci sono persone vere. Certo, lo sapevo anche prima, ma non fa mai male rendersi conto delle cose di persona, no? :)


Organizzatrici, a vvoi vve devo cità (notata la mia simpaticissima parlata romanesca?): grazie mille!

martedì 2 marzo 2010

Crostatine nipponiche di cioccolato, matcha e sesamo nero



Quando vedi una cosa del genere, non puoi che esclamare: "Alla cucina!!", e galoppare su un cavallo immaginario verso la stessa, al suono di trombe immaginarie. (O anche riproducendolo con un "Papparaaapapaaaaa!".)
E così ho fatto. (All'incirca.)

Ah già, sono sparita per un bel pezzo: subivo un ricatto morale non da poco. Non potevo postare qui prima di scrivere qualcosa per il blog del mio ragazzo. Aiuto, mi vergogno da morire al pensiero che magari ora leggerete ciò che ho scritto (ok ecco il link, se no magari pensate che l'ultimo post è quello che ho scritto io... nunu, il mio è più sotto). Ma la pubblicità a Mattia è d'obbligo :) E' molto bravo.

Insomma, tornando a noi: ho visto la torta di Dada, ho alzato lo sguardo e ho visto il sesamo nero comprato secoli fa a Roma. Sesamo nero = Giappone, Giappone = matcha. Ed ecco qua le nostre crostatine nipponiche.
Da notare che le crostatine di Dada hanno bordi perfetti mentre le mie sembrano smangiucchiate da topolini gourmet (tranquilli n'est pas vrai), e che la sua crema è compatta e invitante mentre la mia troppo tremolosa. Però questo può anche essere perché ho usato (mea culpissima!!!!!!) panna da cucina invece che panna fresca. Dovevo proprio sbolognarla, in quanto acquisto errato da parte di mio fratello che fraintende facilmente su queste minuzie. :) Mamma mia se funziona peggio di quella fresca!! Vabbe', vi assicuro che le crostatine erano comunque PAZZESCHE.
E' soprattutto la ganache a stupire: niente burro per una consistenza data unicamente dal potere addensante dell'uovo. Génial ;)



PATE SUCREE DI HERME AROMATIZZATA AL MATCHA CON SESAMO NERO (scusate la mancanza di accenti.... So dove vanno, giuro! Ancora non ho imparato a mettere gli accenti sulle vocali quando si scrive in maiuscolo!)

150 g burro
30 g farina mandorle (sarebbe perfetta anche quella di nocciole, con l'asprigno del matcha e il profumo tostato del sesamo nero)
90 g zucchero a velo
polpa di 1 bacca di vaniglia
1 uovo
1 pizzico di fior di sale
250 g farina
2 cucchiaini rasi di matcha
1 cucchiaio semi di sesamo nero

Rendere cremoso il burro scaldandolo al microonde a velocità minima per una dozzina di secondi.
Unire gli ingredienti nell'ordine, senza mescolare eccessivamente (altrimenti si libera il glutine della farina rendendo la pate [Dada, perdono: so che anche qui ci va il circonflesso ma la mia tastiera non lo fa, anche se in teoria saprei come farlo -.-'] gommosa.
Formare insomma una palla omogenea, avvolgerla nella pellicola e mettere in frigo a 5 gradi circa per una notte.
L'indomani (anche di pomeriggio quando tornate a casa; la pate cruda si mantiene 2-3 giorni) stendere la pasta tra due fogli di carta forno a 5 mm di spessore con il mattarello. (A me, oltre alle crostatine, sono usciti fuori anche 5-6 burrosissimi biscotti - forse ho steso la pasta troppo sottile.)
Rivestire gli anelli da pasticceria (imburrati) con la pate e mettere in frigo mezz'ora.
Scaldare il forno a 170°. Coprire la pate con un pezzo di carta forno e coprirlo a sua volta di riso crudo. Far cuocere i gusci "in bianco" per 15 minuti circa (io li ho cotti meno e sono rimasti crudini - come si vede in foto). Devono imbiondirsi. (O"inverdirsi", nel nostro caso.)
Far freddare completamente su una griglia, o, se non avete una griglia, capovolti per far fuoriuscire il vapore ( ;) Manu.).


GANACHE CIOCCOLATO E SESAMO BIONDO (si chiama così?...)

170 g cioccolato fondente
30 g cioccolato al latte
150 g latte scremato
150 g panna fresca intera
1 uovo
1 cucchiaio sesamo biondo

Tritare il cioccolato.
Bollire latte e panna, versare sul cioccolato in due riprese.
mescolare. Aggiungere l'uovo e mescolare ancora. Aggiungere il sesamo.
Versare nei gusci freddati, lasciando qualche millimetro di margine.
Cuocere a 150° per 20 minuti. La crema deve essere rappresa ma ancora leggermente cedevole al centro.
Intiepidire, cospargere con un altro po' di sesamo biondo.

Mangiare tiepida o conservare in frigo (a me le ganaches in generale piacciono di più fredde di frigo... vero, Manu??? Ahah sempre te tiro in ballo! :P Per chi non è Manu, se volete leggete i commenti tra me e lei sotto il suo bel post :D)
Ah, dimenticavo una cosa che mi fa sempre vnire i nervi quando manca nelle ricetta: vengono fuori una crostata di 18 cm di diametro e due crostatine di 8-10 cm di diametro.