Allora! Oggi ho tante tante cose da dire.
Prima coa: l'Honest Scrap Award!! Me l'ha passato Pata Pata... Grazie mille, che bello! Mo' lo faccio.
(Ah, ne approfitto per fare pubbliche scuse: ho ricevuto, gli scorsi mesi, alcuni premi che non ho postato... Mi dispiace, un po' mi è passato di mente, un po' ora non so dove ripescarli, un po' il computer dove avevo fatto la lista dei premi con le immaginette e tutto è a riparare da tipo due mesi, chissà se mai lo rivedrò! Mah! Comunque vi ringrazio veramente tanto per aver pensato a me, e vi prego di non offendervi se non li posto: mi fanno comunque moltisssssssssssssimo piacere; non per il riconoscimento in sé, ma per il loro simboleggiare l'amicizia tra blogger e la nostra comunwe passione: cucinare... e magnare! :DD)
Ebbene, andiamo a scoprire queste 10 COSE CHE NON SAPETE DI ME!
1. Da piccola avevo paura di Fantozzi.
Sì sì, Fantozzi, quel personaggio di Paolo Villaggio assolutamente innocuo e bonaccione.
Quando in tv facevano un suo film, ricordo che strillavo e mi nascondevo sotto il tavolo. Se possibile, scappavo dalla stanza.
Quello che mi inquietava maggiormente era aspettare il momento, e sapevo che sarebbe arrivato, in cui avrebbe fatto quella smorfia, sbarrando gli occhi e tirando fuori la lingua. Sotto, un'immagine esplicativa.
2. Fare la spesa è la mia croce e delizia.
Non importa se debba comprare 250 ml di panna al volo per fare un dolcetto, o se sia lì in macchina con i miei per dargli una mano con la spesa settimanale.
Se ho in mano una lista e nell'altra un carrello, divento micidiale.
Ecco una scena-tipo di come si svolge la mia incursione nel supermercato: girovagando felice tra le corsie (perché io sono FELICE quando sono nel supermercato) vedo tonnellate di cose che mi appaiono estremamente desiderabili, anzi!, necessarie al mio benessere e al mio equilibrio mentale; ad esempio crocchette alla farina di farro andiniana con pezzetti di formaggio di capra delle Andorre e olive peruviane, o tè nero cinese alla fragola, rabarbaro e frutti di bosco, con una nota di arancio, o crema di gorgonzola al granchio con accenno di pistacchio. Cose così, insomma. Generi di prima sopravvivenza.
Quando l'euforia consumistica si placa, mi metto in fila per la cassa. Se sono sola e devo tornare a casa in motorino, vado sempre alla cassa veloce, perché obiettivamente prendo meno di 10 prodotti (di più non mi sta sotto la sella!).
Sono felice e fiera di me, per essere riuscita ancora una volta a contenermi e a portare lì solo un terzo della roba che avrei voluto comprare.
Autocompiacente, mi guardo attorno, e vedo nella cassa vicina alla mia una signora con un carrello stracolmo di roba. La guardo con un sorriso di compassione. Chissà quanto dovrà pagare.
La cassiera le impacchetta tutto, riempiendo tre enormi sacchetti. Ormai sono in pena per la signora, e attendo spasmodicamente il verdetto della cassiera, che sta sommando i prezzi.
Mi immagino la signora con una famiglia numerosa, un marito disoccupato, costretta a versare metà dello stipendio in cibo per gatti e bistecche. Saranno 150, come minimo.
Povera signora.
"Sono 23 euro, signora, prego."
Spalanco così tanto le mascelle che quasi le sento scricchiolare. Ventitré euro?? Ma come cavolo ha fatto?
Nel frattempo, la mia cassiera mi ha impacchettato tutto. Mi richiama con un colpetto di tosse.
Mi giro, ancora stralunata.
Lei: "23 euro, ciao e grazie."
Guardo mogiamente il mio minuscolo pacchettino. Sembra un gioco da "Mamma casetta" per bambine. Poggio i soldi sul bancone ed esco, meditando sulla caducità delle ricchezze terrene.
(Episodio esemplificativo realmente accaduto)
3. Non mi piacciono moltissimo i dolci al (solo) cioccolato.
Eheh, questo non ve lo aspettavate, vero?
E invece è così, non mi piacciono. Soprattutto i gelati al cioccolato, proprio no.
Poi le torte e le mousses eccetera, da quando ho cominciato a farle io, mi piacciono molto di più; le trovo soddisfacenti. Ma molto di più se ben abbinate ad altri gusti, aciduli e delicati, come i frutti rossi, o il formaggio spalmabile, o gli agrumi.
Ecco, quando nei dolci è ben abbinata la cioccolata ha un (ottimo) senso, per me.
Altrimenti, è di gran luuuuuuuuuunga preferibile andare alla materia prima (=aprire il frigo e concedersi un paio di quadrotti al naturale) ;)
4. Ador(av)o scrivere strisce divertenti su ciò che mi succede, o scriverlo.
Eh sì, forse non si direbbe molto a leggere i miei post (che scrivo senza velleità letteraria alcuna), ma ero bravetta a scrivere. Mi piaceva davvero molto, mi sfogava, mi rilassava, mi faceva anche sentire un po' onnipotente ;) Ora è immemore tempo che non scrivo, e mi piacerebbe riprendere (lo dico da anni 8P)
Poi qualche anno fa ho cominciato (e smesso dopo qualche mese) a fare vignettine umoristiche sulle cose che mi capitano (e a una sbadata come me ne accadono tannnte), o caricature di amici, compagni, professori eccetera, e ad appenderle in classe sul muro; era diventata una figata, un sacco di gente ci attaccava anche frasette umoristiche, altri disegni, dediche eccetera.
Non che fossero bei disegni, proprio no, ma mi divertivano e divertivano gli altri, quindi facevano il loro mestiere ;)
Il fatto che invece l'hobby della cucina non sta perdendo per me di interesse come le cose succitate mi consola: sono capace di fare qualcosa per più di 18 mesi di seguito! :D
5. Adoro, non ricambiata, il mio Ciclone Garelli (o, come dice mio fratello, Cicione - no, non pensate che mio fratello sia un poppante che non riesce a scandire le sillabe: è un omone di 28 anni che forse non sa leggere molto bene XD).
In due anni e mezzo che è in mio possesso, sono riuscita a:
-scivolare (da sola) sul ghiaietto ai lati della strada in aperta campagna e sfracellarmi un ginocchio che mi dolerà credo a vita;
-accelerare all'improvviso da ferma e sbattere contro un muro, includendo tra l'altro nell'urto anche due altri motorini - di persone che conosco - parcheggiati innocentemente davanti al muro (ho ancora sul parafango tracce della vernice rosa di uno dei due);
-partire dimenticandomi di togliere il catenaccio, che si ingroviglia orribilmente alla ruota rischiando di farmi fare un bel volo (diverse volte);
-ustionarmi il polpaccio con la marmitta;
-tagliarmi ripetutamente, non so come, il polpaccio destro salendo sul sellino, con qualche pezzo di plastica tagliente che, immagino, sporgeva dalla fiancata (cicatrici che lo dimostrano);
-non vedere un marcipapiede e saltarlo stile filmoni americani, con la differenza che nella vita reale il mezzo con cui si fanno di queste cose non cade mai in piedi; cade malamente, di lato, possibilmente addosso al conducente; poi muore il motore per lo shock e si rifiuta di partire per una buona mezz'ora (a mia discolpa, era buio pesto e quel marciapiede non si vedeva, giuro!-ok, mi ero dimenticata di accendere i fari).
Credo sia tutto.
Non penso ci sia bisogno di spiegare perché sono convinta che il mio motorino non ricambi il mio affetto.
6. Mi dimentico sempre di: pettinarmi, cerettarmi, truccarmi...
Sì, non sono proprio iper-femminile. Immagino che Mattia sia una specie di santo a stare con me.
Per fortuna sono una personcina tutto sommato carina, quindi anche se non mi curo molto non faccio proprio-proprio impressione, dai (solo un po').
7. Sono riuscita ad uscire da un ottimo liceo classico-con un buon voto, tra l'altro-senza sapere una parola di latino e greco.
Sono tutti trucchetti, come non farsi problemi ad avere 3 in greco scritto al secondo quadrimestre, farsi sempre-e-solo interrogare in letteratura facendo la pheega e prendendo 8, e il gioco è fatto: in pagella si ha 6 in entrambe le materie. (In mia giustificazione: tutta la classe era presa all'incirca come me.)
8. Mi innamoro sovente (forse troppo?) di artisti di strada, meglio se musicisti.
Il mese scorso al Ferrara Busker's Festival ho lasciato il cuore davanti alla chitarra+didjeridoo+armonica a bocca di Juzzie Smith; una decina di giorni fa a Padova mi sono consumata gli occhi sul cantante dei Mercanti di Liquore.
Mattia si deve preoccupare? Naaaaaaa..... Mi vergogno sempre troppo per presentarmi ai miei idoli di turno! :P
9. Il mio sogno - forse irrealizzabile - è di diventare una food stylist, photographer, writer... and so on.
Eh so che ho ancora moltisssssssssssssssssima strada da fare, ma mi piacerebbe tanto :D
Come conto di riuscirci studiando lingue? Ho (all'incirca) un piano......... Bwahahahah!! ;)
10. Sono mancina, e me ne compiaccio,
assieme alla mia strana scrittura sbilenca, che mia madre definisce icasticamente: "Orribile".
Ecco fatto!
Mi è piaciuto "raccontarmi", ora mi sento un po' più pronta a farmi conoscere :D
Ora tocca a voi!
Seconda cosa!
Pie mele e mirtilli, con confettura alle rose e farina di riso
Quando su Facebook ho letto la nota di Manu sulle potenzialità terapeutiche dell'impastare, ho capito che si preparava qualcosa di speciale.
Poi ho letto il post di Sara (dalla cui ricetta è partita Manu), e mi sono convinta che ciò che mi stava davanti era una meraviglia.
Poi c'è stato il post di Manu, e mi sono innamorata del suo ripieno. (Se volete leggete il commento che le ho lasciato, alquanto entusiastico, magari mette voglia anche a voi di rifarla.)
Allora, per la composta di mirtilli ho seguito passo-passo le indicazioni di Manu, dopo aver trovato dei mirtilli selvatici freschissimi e piccolissimi e saporitissimi (e un sacco di altre cose che finiscono in -issimi) in
Piazza della Frutta.
La marmellata di mele invece l'ho fatta io, con le mele che ci ha regalato il papà della mia amica Elena (grazie Loris!! Buonissime!). Niente di eclatante (come procedimento... Il gusto invece era buonissimo!!), ho semplicemente usato una bustina di Fruttapec (dopo averne tanto sentito parlare, bene e male...) e seguito le istruzioni sulla confezione.
Dirò... E' venuta davvero troppo soda, ma penso di averla tenuta troppo sul fuoco. In ogni caso, la prossima volta proverò senza Fruttapec, che non è altro che un addensante a base di pectina, di cui la mela è ricchissima. Quindi forse il Fruttapec è una "ridondanza di pectina" inutile. Ma continua a piacermi il fatto che consente di usare poco zucchero...
Infatti, consistenza a parte, è venuta squisitizzzzima. Nessun retrogusto di cose strane. D'altronde, tra gli ingredienti non ho letto niente di "preoccupante"... E poi, credo che, usando la colla di pesce spesso e volentieri nei miei dolci (e quella sì che puzza! :P), non avrei il diritto di lamentarmi di un'eventuale retrogusto del Fruttapec :)
Comunque, proverò a fare altre marmellate (magari di giuggiole-ho un giuggiolo!!-come mi ha fatto venire in mente
Sara), usando al posto del Fruttapec una mela grattuggiata (come ho letto da qualche parte), e vedremo che ne vien fuori!
Tornando alla pie: l'ho fatta al volo per il compleanno di Patrizia, la mamma di Mattia, e l'ho portata da loro ancora tiepida.
Ok, vi dico solo una cosa... Federico, il fratellino di Mattia (se legge questo post mi ammazza, vedendo che gli ho dato del "fratellino"!... Vabbe' insomma, ha quasi 15 anni, è un fratellino ma anche un giovine uomo, ok? :) ), odia i dolci. Ma proprio li odia. Al mio diciottesimo compleanno, pur di evitare la torta senza che nessuno gli rompesse tanto con le domande di rito ("Ma perché non la vuoi, ma sei a dieta, ma magro come sei, ma è impossibile che non ti piacciano i dolci..."), ha detto di essere diabetico, ammutolendo tutti i presenti.
Per mangiare questa pie ha fatto un po' di storie, è vero. Ma la sua fetta se l'è mangiata. Tutta. Senza fiatare.
Il fatto è che non è affatto troppo dolce; l'impasto è ricco, ma raffinato, e abbraccia le note asprigne della mela e quelle acidule dei mirtilli, smorzate dal profumo dolce di riso e rose.
De-li-zio-sa.
L'unica cosa: ho messo molto più ripieno rispetto a Manu e Sara, che raccomandavano di non esagerare per poter gustare appieno la bontà della pie crust, la vera protagonista del dolce.
E' vero è vero, io ho proprio fatto un errore di cui non mi sono accorta, mettendone così tanta. Ma devo dire che l'effetto "Torta di Nonna Papera" non è affatto dispiaciuto :)
Manu e Sara, bravissime entrambe, davvero!!!!
Ah ah, e per fortuna volevo scrivere anche la ricetta degli scones, in questo post! :D Ma mi sono dilungata troppissimo... Per stavolta vi grazio! ;)